La fiorentina è a un punto, la lazio a sei. La frenata dei Viola potrebbe regalare un nuovo sorpasso

Il brutto ko di Parma è alle spalle: gli echi e le polemiche, però, si fanno ancora sentire. L’ultimo fine...

di MARCELLO GIORDANO
25 febbraio 2025
Vincenzo Italiano, 47 anni, sulla panchina rossoblù al Tardini (Schicchi)

Vincenzo Italiano, 47 anni, sulla panchina rossoblù al Tardini (Schicchi)

Il brutto ko di Parma è alle spalle: gli echi e le polemiche, però, si fanno ancora sentire. L’ultimo fine settimana, però, ha dimostrato come ora che la stagione è entrata nel vivo, la gara si fa più dura che mai: non solo per il Bologna. Il Milan è sempre più in crisi e dopo l’uscita dalla Champions è uscito con le ossa rotte anche da Torino, contro il quale il Bologna l’ha spuntata in volata nell’ultimo turno casalingo.

Di più: è crisi anche in casa Fiorentina, con la viola ko a Verona e Palladino che predica silenzio, lavoro e scuse nei confronti della tifoseria. Morale: non è tutto come prima, perché la Juventus si prende il quarto posto e va in fuga per la Champions, ma il Bologna ha ancora la chance del sorpasso alla Fiorentina per quel sesto posto che significa Conference League, l’ultimo utile per l’Europa, a meno che il ranking da qui a fine stagione non torni a sorridere all’Italia.

Bologna-Milan è scontro diretto e lo sarà al Dall’Ara, laddove i rossoblù hanno ritrovato un passo importante, reduci da tre vittorie casalinghe consecutive e l’ottavo rendimento interno della serie A: calare il poker significherebbe salire a 26 punti conquistati davanti al proprio pubblico in 13 partite, e pure il terzo posto per rendimento interno alle spalle di Inter (30) e Napoli (28), davanti a Juventus, Lazio (25), Atalanta, Milan e Fiorentina (24). Che il Bologna debba ritrovarsi in trasferta, laddove ha retto in avvio di stagione quando in casa vacillava, è un dato. E lo è altrettanto che pure in caso di pareggio la squadra di Italiano aggancerebbe la Fiorentina, proprio con il Milan E allora, mentre la classe arbitrale nel vortice delle polemiche recita il mea culpa per il rigore assegnato al Parma e la mancata espulsione di Cancellieri, il Bologna preferisce il silenzio mediatico: non ci sarà conferenza prepartita di Italiano alla vigilia della sfida con i rossoneri, per evitare di concentrarsi sul passato in un momento in cui è quanto mai cruciale l’attenzione sul presente e battere il ferro in un Dall’Ara che si è riscoperto fortino.

Fin qui, quando il Bologna ha giocato tre gare in una settimana, Italiano aveva sempre preferito presentarsi alla vigilia delle prime due gare, saltando la terza: non questa volta. Parlerà solo dopo il Milan e alla vigilia di Cagliari: è il segnale di come pretenda che tutte le risorse nervose siano indirizzate allo scontro diretto che vale oro in chiave classifica, autostima e convinzione.

Perché nonostante il ko al Tardini, lo scontro diretto con il Milan può ancora significare, in caso di successo, il sorpasso alla Fiorentina, il sesto posto che vale la Conference e il -3 dal quinto della Lazio che significa Europa League. Ma attenzione alla Roma che si è fatta sotto: vincendo il posticipo con il Monza si è portata a -1 da Bologna e Milan.

Marcello Giordano

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