La fiorentina è a un punto, la lazio a sei. La frenata dei Viola potrebbe regalare un nuovo sorpasso
Il brutto ko di Parma è alle spalle: gli echi e le polemiche, però, si fanno ancora sentire. L’ultimo fine...

Vincenzo Italiano, 47 anni, sulla panchina rossoblù al Tardini (Schicchi)
Il brutto ko di Parma è alle spalle: gli echi e le polemiche, però, si fanno ancora sentire. L’ultimo fine settimana, però, ha dimostrato come ora che la stagione è entrata nel vivo, la gara si fa più dura che mai: non solo per il Bologna. Il Milan è sempre più in crisi e dopo l’uscita dalla Champions è uscito con le ossa rotte anche da Torino, contro il quale il Bologna l’ha spuntata in volata nell’ultimo turno casalingo.
Di più: è crisi anche in casa Fiorentina, con la viola ko a Verona e Palladino che predica silenzio, lavoro e scuse nei confronti della tifoseria. Morale: non è tutto come prima, perché la Juventus si prende il quarto posto e va in fuga per la Champions, ma il Bologna ha ancora la chance del sorpasso alla Fiorentina per quel sesto posto che significa Conference League, l’ultimo utile per l’Europa, a meno che il ranking da qui a fine stagione non torni a sorridere all’Italia.
Bologna-Milan è scontro diretto e lo sarà al Dall’Ara, laddove i rossoblù hanno ritrovato un passo importante, reduci da tre vittorie casalinghe consecutive e l’ottavo rendimento interno della serie A: calare il poker significherebbe salire a 26 punti conquistati davanti al proprio pubblico in 13 partite, e pure il terzo posto per rendimento interno alle spalle di Inter (30) e Napoli (28), davanti a Juventus, Lazio (25), Atalanta, Milan e Fiorentina (24). Che il Bologna debba ritrovarsi in trasferta, laddove ha retto in avvio di stagione quando in casa vacillava, è un dato. E lo è altrettanto che pure in caso di pareggio la squadra di Italiano aggancerebbe la Fiorentina, proprio con il Milan E allora, mentre la classe arbitrale nel vortice delle polemiche recita il mea culpa per il rigore assegnato al Parma e la mancata espulsione di Cancellieri, il Bologna preferisce il silenzio mediatico: non ci sarà conferenza prepartita di Italiano alla vigilia della sfida con i rossoneri, per evitare di concentrarsi sul passato in un momento in cui è quanto mai cruciale l’attenzione sul presente e battere il ferro in un Dall’Ara che si è riscoperto fortino.
Fin qui, quando il Bologna ha giocato tre gare in una settimana, Italiano aveva sempre preferito presentarsi alla vigilia delle prime due gare, saltando la terza: non questa volta. Parlerà solo dopo il Milan e alla vigilia di Cagliari: è il segnale di come pretenda che tutte le risorse nervose siano indirizzate allo scontro diretto che vale oro in chiave classifica, autostima e convinzione.
Perché nonostante il ko al Tardini, lo scontro diretto con il Milan può ancora significare, in caso di successo, il sorpasso alla Fiorentina, il sesto posto che vale la Conference e il -3 dal quinto della Lazio che significa Europa League. Ma attenzione alla Roma che si è fatta sotto: vincendo il posticipo con il Monza si è portata a -1 da Bologna e Milan.
Marcello Giordano
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