La profezia di Galli: “Sono un fan di Zirkzee. Segna gol alla Baggio”

L’ex portiere: "Saputo ha gettato le basi per la crescita. E con Thiago e Italiano, questo derby è in buone mani".

di MASSIMO VITALI -
10 novembre 2023
"Sono un fan di Zirkzee. Segna gol alla Baggio"
"Sono un fan di Zirkzee. Segna gol alla Baggio"

Bologna, 10 novembre 2023 – Colonna del Milan dei trionfi di Sacchi. Campione del mondo a Spagna ‘82. Custode, a inizio carriera (e per nove stagioni di fila), dei pali della Fiorentina, nonché padre di un ragazzo, Niccolò, baciato dall’educazione e dal talento, che non lontano dai cancelli di Casteldebole il destino gli ha portato via in un tragico febbraio di 22 anni fa.

Giovanni Galli, Fiorentina-Bologna è un derby con vista sull’Europa?

"E’ soprattutto un derby tra due proprietà italoamericane che hanno portato in serie A un’idea di calcio diversa: invece che conquistare la piazza con colpi di mercato ad effetto hanno deciso di partire dalle basi. Saputo ha acquistato e riqualificato Casteldebole, Commisso ha costruito il Viola Park. Su quelle basi si possono aprire dei cicli sportivi".

Motta di qua, Italiano di là.

"Motta, che ho avuto modo di conoscere, ha modi da gentiluomo e da persona molto educata ma è un decisionista: è fermo nelle sue convinzioni e non lascia nulla al caso. Quando è arrivato ha capito subito che nello spogliatoio serviva una guida e si è caricato sulle spalle questa responsabilità. Non l’unica, peraltro".

Ovvero?

"In estate il Bologna ha lasciato partire Arnautovic, Schouten e Dominguez, e veterani di peso come Sansone e Soriano: sono scelte importanti, tutt’altro che scontate. Ma sono servite all’allenatore per costruire un gruppo fatto di calciatori che sposano la sua idea di calcio e di spogliatoio".

Uno per tutti e tutti per uno.

"Non solo. Motta mi sembra un allenatore che punti tutto sull’armonia del gruppo: gente che rompe le scatole non ne vuole. Per cui se sei un rompiscatole quella è la porta...".

Italiano invece?

"Ha ereditato una Fiorentina depressa, che si era adagiata su campionati all’insegna di salvezze conquistate alle ultime giornate, e l’ha resa di nuovo protagonista, in Italia e in Europa. E’ un allenatore che ha stravolto completamente la mentalità del gruppo".

Sia Motta che Italiano, pur battendo strade diverse, puntano a ‘fare’ la partita.

"La Fiorentina anche più del Bologna: è propositiva per indole. E a volte finisce per pagare un prezzo alla sua sfrontatezza".

Motta nell’ultimo anno ha plasmato al meglio la rosa, ma il capitale tecnico sul mercato lo ha cercato Sartori.

"Il miglior direttore sportivo del nostro panorama calcistico".

Anche lei è un fan di Zirkzee?

"Un grande fan: fin da quando arrivò per la prima volta in Italia. Ha quell’aria da artista un po’ naif da cui puoi sempre aspettarti un colpo di classe. E poi fa le cose difficili con naturalezza: il gol segnato al Sassuolo mi ha ricordato certi gol di Baggio".

Niccolò, suo figlio, è presente quotidianamente nella vita del club: e non solo perché Gazzoni gli intitolò il centro tecnico.

"A volte penso: Niccolò che ha fatto in soli sei mesi di così grande per essere ancora, a distanza di più di vent’anni, così centrale nella storia di un club glorioso come il Bologna? E vado ancora più fiero di lui".

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