L’allievo e il maestro. Motta ritrova Ranieri i duellanti della panchina a caccia di punti pesanti

Un anno fa erano i candidati forti per sostituire l’esonerato Mihajlovic

di MASSIMO VITALI -
2 settembre 2023
Motta ritrova Ranieri  i duellanti della panchina  a caccia di punti pesanti

Motta ritrova Ranieri i duellanti della panchina a caccia di punti pesanti

di Massimo Vitali

Un anno fa, si era proprio ai primi di settembre, Motta-Ranieri era il Grande Dubbio che arrovellava i dirigenti rossoblù. Chi scegliere in panchina per il dopo Mihajlovic: il nuovo che avanza o l’usato sicuro? L’emergente che al primo anno di A con lo Spezia aveva centrato l’obiettivo salvezza o il navigatore di mille mari che nel 2016 si era perfino tolto lo sfizio di vincere la Premier League alla guida del Leicester?

Anche se gli schieramenti non uscirono mai allo scoperto nel dibattito interno di Casteldebole (negli stessi giorni in cui il traghettatore Vigiani batteva al Dall’Ara la Fiorentina) Fenucci vedeva in Ranieri il faro dell’esperienza mentre Di Vaio e Sartori fiutavano in Motta il coraggio di una scelta ardita e sbarazzina.

Alla fine ha prevalso la linea della svolta e il ballottaggio lo ha vinto Thiago. Ranieri è rimasto altri tre mesi a riposarsi in famiglia e a dicembre ha detto sì alla chiamata del Cagliari, che per lui rappresentava il ritorno nel luogo in cui tutto aveva avuto inizio trentacinque anni prima: la panchina dei sardi nel 1988-89.

Ora: è difficile stabilire chi, tra Motta e Ranieri, la scorsa stagione abbia fatto meglio. Thiago ha raccolto un Bologna ai minimi termini e l’ha trascinato di peso al nono posto finale, con la medaglia dei 54 punti.

Ranieri, subentrato a Liverani, in sei mesi ha portato il Cagliari al quinto posto e successivamente in serie A dopo il gol all’ultimo tuffo di Pavoletti nella finale-playoff col Bari.

Bologna-Cagliari è la sfida tra due allenatori che oggi hanno trent’anni di differenza: 71 Ranieri (che però taglierà il nastro dei settantadue a ottobre) e 41 Motta (che li ha appena compiuti). Il primo ha perfino allenato il secondo all’Inter per 26 giornate di campionato, stagione 2011-2012. Da allenatori si sono sfidati una sola volta, il 14 dicembre 2019, in un derby della Lanterna: la Samp di Ranieri prevalse per 1-0 sul Genoa di Motta.

Questa sera al Dall’Ara se c’è una cosa che accomuna il vecchio e il giovane è il bisogno di punti. Il Bologna ne ha raccolto uno sontuoso, ma pieno di veleni e rimpianti, domenica in casa Juve. Identico gruzzolo aveva portato a casa il Cagliari al debutto sul campo del Torino. Il resto sono state due sconfitte casalinghe senza storia: il Bologna col Milan e il Cagliari con l’Inter.

Ergo: per entrambi tocca cominciare ad assaporare lo zucchero di una vittoria. Vale soprattutto per Motta, a cui il mercato ricco delle ultime due settimane ha consegnato un Bologna carico di qualità, ancorchè privo (e questa è un’incognita) di una vera alternativa a Zirkzee.

Caro Thiago, dopo i colpi in entrata adesso occorrono i punti: ma è una regola che il diretto interessato conosce fin troppo bene. I risultati se li aspetta anche Saputo, che a Ferragosto ha deciso di cambiare marcia e non ha badato a spese pur di assecondare Motta, Sartori e Di Vaio, con l’obiettivo di agevolare quel salto di qualità fin qui troppe volte rimandato.

Terza partita di fila di Joey in presenza: anche questo è il nuovo che avanza.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su