Le ultime: davanti la certezza Castro. In mezzo dovrebbe essere riproposta la linea con Freuler, Fabbian e Urbanski. Ferguson tra i convocati. Chance per Miranda, mediana da Champions
L'articolo analizza il rischioso cambio tattico del Bologna in Champions League e le sfide imminenti contro Cagliari e Lecce.

Juan Miranda, 24 anni (Alive)
Non può essere la Champions territorio di esperimenti: troppo rischioso, troppo alto il livello e con solo 8 gare il margine d’errore è ridottissimo. Anche per questo Italiano aveva sdoganato il 4-2-3-1 con Odgaard sotto punta a Genova, in un periodo in cui il Bologna avrebbe dovuto giocare senza possibilità di allenamenti veri ogni tre giorni, fino alla gara rinviata con il Milan causa alluvione. Che l’idea lo stuzzicasse era nell’aria da qualche settimana, che avesse in mente di cercare nuove trame per risolvere il problema del gol è argomento sdoganato dalla gara di Marassi. Il problema è che con l’infortunio di Aebischer, che ne avrà per almeno un mese, e l’assenza di El Azzouzi, che difficilmente rientrerà prima di dicembre (se non dopo), il nuovo piano tattico rischia di andare in fumo: e proprio quando il calendario, con Cagliari e Lecce, proponeva gare con squadre di bassa classifica, più adatte di altre per cercare una nuova identità.
Salvo sorprese, a Cagliari Italiano ripartirà da un centrocampo a tre, con un uomo davanti alla difesa e due mezzali, dove il mediano dovrebbe essere l’inamovibile Freuler. Il 4-2-3-1 pare materia destinata a vedersi a gara in corso, qualche volta, almeno fino al rientro di Aebischer. Moro diventa a oggi l’unica alternativa possibile a Freuler. Pobega, Fabbian, Urbanski e Ferguson hanno maggiormente la caratteristica delle mezzali o del trequartista incursore e difficilmente possono essere reinventati in una mediana a due, per caratteristiche. Almeno fino alla prossima sosta. Tra tutti, forse Pobega è quello che nella mente del tecnico può essere adattato: probabilmente non ora, dal momento che l’ex Milan cerca minuti e la miglior condizione, dopo lo stop per infortunio.
Il tutto proprio ora che davanti, lanciati Dominguez e Odgaard e considerati i titolarissimi Ndoye e Orsolini oltre a Karlsson, Italiano avrebbe avuto l’imbarazzo della scelta per lanciare un Bologna a trazione anteriore con una seconda punta a supporto di Castro. Perché da Castro, dovrebbe ripartire Italiano a Cagliari, con Ndoye e Orsolini a supporto e con Posch, Beukema, Lucumi e Miranda al posto dell’indisponibile Lykogiannis in difesa. In mezzo, il tecnico dovrebbe ripartire dalla mediana da Champions che bene aveva iniziato a Birmingham: Fabbian, Freuler e Urbanski, con Moro e Pobega a partire dalla panchina insieme a Ferguson. A proposito dello scozzese: non è escluso che possa mettere piede in campo già tra Cagliari e Lecce, anche se solo a partita in corso. Lui scalpita, ma è nella logica che dopo 6 mesi di stop e un’operazione Ferguson avrà bisogno di tempo per ritrovarsi. Il Bologna però non ha tempo: servono 6 punti con Cagliari e Lecce per risistemare la classifica.
Marcello Giordano
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