L’indiavolato Calabria. "Stregato dal Bologna. Qui per le ambizioni. Voglio battere il Milan»

Il nuovo arrivato spiega la scelta: "Questo è un club con davvero tanto potenziale. Punto a ritrovare serenità e magari anche la Nazionale. La città? E’ bellissima". Sui rossoneri: "Addio triste, ma auguro loro il meglio. A parte nella sfida con noi...".

di GIANLUCA SEPE
12 febbraio 2025
Casteldebole, il diesse Marco Di Vaio. con Davide Calabria (Schicchi)

Casteldebole, il diesse Marco Di Vaio. con Davide Calabria (Schicchi)

Dalle lacrime nel lasciare Milanello al sorriso, ritrovato, a Casteldebole. E’ un Davide Calabria con un fuoco nuovo negli occhi, non più quello del Diavolo ma colorato di rosso e di blu e dell’ambizione di ritrovarsi offrendo al Bologna tutta la sua esperienza. Niente più fascia al braccio ma un gruppo giovane con cui confrontarsi e amalgamarsi in fretta perché mezza stagione e già in archivio e l’altra è una corsa forsennata verso gli obiettivi stagionali che nel caso del club di Saputo si chiamano Europa e Coppa Italia. Obiettivi per i quali Calabria è pronto a fare il massimo, senza pensare a ciò che sarà a giugno convinto che la sua nuova squadra abbia tutte le carte in regola per ottenere tanto: "Penso che questa piazza abbia del potenziale, ho visto un gruppo e un ambiente in cui si può lavorare bene – racconta il laterale classe ’96 – posso dare un contributo importante e aiutare con la mia esperienza anche nella crescita dei più giovani. La squadra è ambiziosa e sta giocando oltre ogni aspettativa. Questo mi ha convinto nella mia scelta".

E proprio sul suo addio al Milan, la squadra del cuore che l’ha cresciuto, svezzato e lanciato nel grande calcio, Calabria ha voluto mettere le cose in chiaro: "Penso sia stata la cosa più giusta per tutti. Non voglio tornare sul litigio con Conceicao. E’ stato un addio con un po’ di tristezza ma so quanto ho dato per quella maglia".

Un divorzio senza rancore dunque che vedrà il suo passato fare capolino al Dall’Ara tra meno di due settimane con il recupero Bologna-Milan, la prima da avversario dopo 18 anni in rossonero: "Non vedo l’ora di poterla giocare, sarà un miscuglio di emozioni. Sarà piacevole ritrovare i miei vecchi compagni a cui auguro il meglio, magari non per quella partita (ride, ndr)".

Il presente però è il Bologna e sui rossoblù Calabria ha già le idee chiare, colpito non solo dal modo di giocare degli uomini di Italiano ma anche dalla città: "Il gioco è simile a quello di Pioli, c’era l’attenzione nel portare via l’uomo e la libertà nel poter leggere le situazioni, creando spazi. E’ il gioco nel quale mi sono trovato meglio. Ho visto nel complesso grande intensità, una pressione quasi asfissiante, è molto dispendioso ma sta dando risultati. Con i compagni si è già creata alchimia, sono giovani ma hanno talento, molti arriveranno lontano. La città poi è bellissima, la sto scoprendo ma la gente mi ha accolto molto bene". L’ambizione di Calabria si riflette di fatto anche in quella della squadra che insegue l’Europa e ha conquistato una semifinale di Coppa Italia: "Siamo in piena corsa, normale che le altre vadano a mille. Nella mia testa bisogna vincere sempre e provare a portare a casa un trofeo. Coppa Italia? Ora in semifinale comincia il bello".

Prima però dovrà ritrovare il campo, con una concorrenza folta e se gli obiettivi comuni sono chiari, guardando oltre c’è anche l’Azzurro: "Sono venuto qui per ritrovare serenità e rilanciarmi. C’è competizione e non è la prima volta, non sarà facile ma ho la giusta ambizione. La Nazionale è un pensiero fisso per tutti, normale che ci pensi. Sul contratto vedremo, ci arriveremo insieme e ne parleremo".

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