Lorenzo De Silvestri: simbolo del Bologna e vincitore della Coppa Italia
Lorenzo De Silvestri racconta la sua esperienza a Bologna, la vittoria della Coppa Italia e i suoi obiettivi futuri.

L’abbraccio del ’sindaco’ Lorenzo De Silvestri alla sua curva al Dall’Ara (Ansa)
Il sindaco fa trentasette. Chiaramente non si tratta del primo cittadino che risiede a Palazzo d’Accursio, ma di quello che ha messo le tende a Casteldebole nel 2019 diventando man mano una bandiera, un simbolo e un esempio da seguire. Lorenzo De Silvestri ha negli occhi quella luce e nelle parole quell’entusiasmo da ragazzino, con i quale contagia i nuovi arrivati sotto le Due Torri.
Li prende sotto la sua ala e poi fa spiccare loro il volo. Spente le candeline di una stagione da sogno e quelle di un compleanno che ricorderà a lungo, il sindaco rossoblù si è raccontato a Nettuno Bologna Uno: "Ci stiamo allenando con il sorriso, come spesso è accaduto in questa stagione, ma con un trofeo in più. La Coppa Italia qui a Casteldebole, la vediamo tutti i giorni. C’è la consapevolezza di aver vinto qualcosa di così importante ed è bello girare la città e sentirsi dire ‘grazie’ da tutti".
La vittoria contro il Milan è stata di fatto la ciliegina sulla torta di un’annata da incorniciare: "Ci siamo consacrati, ci sono state alcune difficoltà di adattamento al cambiamento. Dopo la squadra è andata avanti e migliorata. E’ stata una stagione in crescendo che conferma il percorso che stiamo portando avanti".
Il trentasettenne spiega quale sia l’unicità della realtà bolognese. "Adesso il Bologna si sta stabilendo nelle posizioni alte. Non bisogna scordarsi chi siamo, bisogna sempre creare il gruppo, stare concentrati, ma se facciamo tutto come si deve possiamo spaventare tutti. Siamo un gruppo di persone, uomini, che sta bene fuori e dentro il campo. Qui a Casteldebole non ci siamo solo noi, ci sono tante persone con le quali abbiamo legato, questo è il vero concetto We Are One".
Un commento sull’impronta data da Italiano. "E’ appassionato, sempre concentrato e reattivo, ma anche pronto a fare la battuta. Ci ha fatto alzare il baricentro mantenendo il possesso palla. Gli attaccanti hanno segnato molto di più. Al grande progetto dello scorso anno ha dato la sua impronta".
De Silvestri affronta anche il tema futuro. "Sto bene e sono contento di venire al campo, essere d’esempio e alzare il livello. Fino a che starò bene vorrò continuare, spero che la società sia d’accordo. Obiettivi? Vari. Arrivare a 500 presenze in Serie A, giocare con la coccarda della Coppa Italia, ma anche portare mia figlia che nascerà a luglio in campo da giocatore. Mi godo il presente, qualche idea sul futuro post calcio ce l’ho".
Infine, una chiosa sul rapporto con la città: "E’ incredibile a volte sentire cantare le canzoni di Dalla o Cremonini da Miranda, Aebischer, Ferguson. Significa che si sono integrati alla grande. E’ bellissimo. Poi il prepartita nel tunnel, la caccia al biglietto per le partite. Siamo orgogliosi di aver portato tanta gente allo stadio, coi tifosi c’è un rapporto bellissimo. So che staranno con noi anche nei momenti difficili".
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