Mallorca ko ai rigori. Castro è già in palla, la fase difensiva meno. È un Bologna a metà

L’argentino segna il gol del pareggio, ringhia e fa salire i compagni. Cambiaghi sulla fascia è una certezza, dietro si fa vedere solo Posch. Tante difficoltà per il greco Lykogannis e per i compagni di reparto. .

di MASSIMO VITALI -
11 agosto 2024
Castro è già in palla, la fase difensiva meno. È un Bologna a metà

L’argentino segna il gol del pareggio, ringhia e fa salire i compagni. Cambiaghi sulla fascia è una certezza, dietro si fa vedere solo Posch. Tante difficoltà per il greco Lykogannis e per i compagni di reparto. .

MALLORCA

6

BOLOGNA

7

dopo i calci di rigore

MALLORCA (4-3-3): Roman (1’ st Greif); Mateu (1’ st Maffeo), Copete (1’ st Valjent), Raillo (1’ st Van der Heyden), Mojica (1’ st Lato); Darder (1’ st Mascarell), Morlanes (1’ st Sanchez), Samu (1’ st Rodriguez); Asano (1’ st Domeneck, 39’ st Salas), Abdon (1’ st Muriqi), Larin (1’ st Luna). All. Arrasate.

BOLOGNA (4-3-3): Skorupski; Posch, Beukema, Erlic (33’ st Ilic), Lykogiannis (33’ st Corazza); Moro (33’ st Byar), Freuler, Fabbian; Ndoye (15’ st Orsolini), Castro (24’ st Dallinga), Cambiaghi (15’ st Odgaard). All. Italiano.

Arbitro: Garcia Lopez.

Reti: 9’ pt Asano, 25’ pt Castro.

Tempi regolamentari: 1-1.

Sequenza rigori: Orsolini (segnato), Muriqi (fuori), Dallinga (segnato), Sanchez (segnato), Posch (segnato), Luna (segnato), Freuler (parato), Dani Rodriguez (segnato), Fabbian (segnato), Mascarell (segnato), Beukema (segnato), Maffeo (segnato), Corazza (segnato), Toni Lato (fuori).

MALLORCA (Spagna)

Timide tracce di Bologna in terra di Spagna. Con Santiago Castro sugli scudi, Nicolò Cambiaghi e Stefan Posch tra le note liete, una linea difensiva con meccanismi ancora da registrare (ma anche due titolari su quattro ieri assenti), un centrocampo troppo piatto e privo di idee e in ogni caso una prima certezza: a sette giorni dal debutto in campionato con l’Udinese il cantiere rossoblù ha ancora molti lavori in corso.

La seconda certezza è che le notti maiorchine sono decisamente molto più elettrizzanti del soporifero ‘trofeo Città di Palma’, che ieri hanno vinto i rossoblù ai rigori, grazie a una sequenza di sei tiri su sette dal dischetto andati a segno (solo Freuler si è fatto parare la conclusione), incoraggiante auspicio verso le notti magiche di Champions.

Forse proprio i tiri dagli undici metri, insieme ai gol segnati nei novanta minuti regolamentari da Asano e Castro, sono stati gli unici veri brividi del blitz rossoblù alle Baleari.

Vincenzo Italiano può consolarsi con la conta degli assenti: tra infortunati, acciaccati e appena rientrati dalle Olimpiadi ieri ne mancano all’appello nove.

Soprattutto mancava metà difesa titolare, perché davanti a Skorupski il solo Beukema, tra quelli schierati ieri, tra un mese sarà tra i punti fermi del reparto. Questo perché Lucumi, quando sarà recuperato, promette di giocare sempre, il sostituto di Calafiori ancora non c’è e arriverà nelle prossime ora dal mercato e il neo medagliato d’oro Miranda sarà il titolare della corsia sinistra al posto del più che fallibile Lykogiannis.

Al 9’ del primo tempo il gol del vantaggio del Mallorca nasce proprio da un’ingenuità del terzino greco, che non sale sul lancio di Darder e ‘accompagna’ morbidamente Asano davanti a Skorupski, scavalcato con un morbido pallonetto.

Male Lyko, d’accordo: ma con lui balla tutta la linea difensiva, che nel primo quarto d’ora si fa prendere tre volte di infilata. Un campanello d’allarme per Italiano, che nelle notti europee non si troverà a fronteggiare squadre del calibro della quindicesima squadra della Liga.

Per fortuna che là davanti c’è Castro, che al 25’ segna un gol di rapina e cattiveria dopo aver ribaltato Copete e avergli rubato il tempo sulla bella iniziativa di un Cambiaghi apparso molto in palla.

Santiago fa molto altro: difende tutti i palloni, ringhia, fa salire la squadra e ‘vede’ costantemente la porta.

Dopo i pallidi fuochi del primo tempo i ritmi si inabissano, il Bologna si sistema meglio in campo e dietro corre pochi rischi, eccezion fatta per l’affondo al 48’ di Domeneck, che calcia sopra la traversa a tu per tu con Skorupski.

Un po’ di sofferenza nel finale, con Corazza che mura la conclusione ravvicinata di Luna, e poco altro prima dei rigori.

Morale: Italiano ha l’attenuante vera delle tante assenze, ma un’identità tecnica il suo Bologna stenta ancora a trovarla.

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