Milan-Bologna: Sfida Cruciale tra Campionato e Coppa Italia

Il Bologna si prepara per due incontri decisivi contro il Milan, tra campionato e finale di Coppa Italia.

di MASSIMO VITALI
9 maggio 2025
Vincenzo Italiano, 47 anni, si appresta a disputare la quarta finale. La prima con il Bologna dopo le tre esperienze alla guida della Fiorentina

Vincenzo Italiano, 47 anni, si appresta a disputare la quarta finale. La prima con il Bologna dopo le tre esperienze alla guida della Fiorentina

Prove tecniche di finale: ma senza il paracadute che in ogni prova che si rispetti mette al riparo dai passi falsi. Scherzi del calendario e del destino: c’è un Milan-Bologna oggi e ci sarà un Milan-Bologna tra cinque giorni all’Olimpico. Italiano, tra i novanta minuti di campionato e quelli che mercoledì notte serviranno per alzare la Coppa Italia, sembra voler preservare i secondi, ma non può permettersi di abbandonare al loro destino i primi. Sbagliare questa notte per il Bologna significherebbe non solo dare l’addio al sogno di una partecipazione-bis alla Champions, ma rendere impervia anche la strada che porta all’altra Europa. Certo, meglio toppare questo Milan-Bologna e azzeccare quello di mercoledì notte all’Olimpico: peccato che nessun allenatore abbia facoltà di fare questa scelta. Italiano poteva scegliere, questo sì, se giocarsi al massimo la sfida di questa notte al Meazza o se viceversa risparmiare alcune cartucce strategiche per la madre di tutti i Bologna-Milan che andrà in scena tra cinque giorni a Roma.

E sembra aver scelto la seconda opzione. Niente viaggio a Milano per i convalescenti Ndoye e Holm, messi sotto una teca in prospettiva Olimpico, nonché per Odgaard, lasciato a lavorare a Casteldebole per recuperare lo smalto perduto nell’ultimo mese. In più fatiche ridotte per chi, tra stati di forma precari e necessità di tirare un po’ il fiato, oggi non è al top, ma tra cinque giorni si spera di sì. Parliamo di Ferguson e Castro, ma anche di Skorupski e Miranda. Se Italiano (che ieri non ha fatto conferenza stampa) opterà per la strategia ‘conservativa’ è difficile vederli tutti in campo dal primo minuto questa notte al Meazza.

Non sono assenze, o impieghi a mezzo servizio, irrilevanti. Il 27 febbraio a lasciare il segno nell’ultimo incrocio tra rossoblù e rossoneri, nella notte in cui al Dall’Ara fu recuperata la gara rinviata a ottobre a causa dell’alluvione, furono proprio Castro e Ndoye, bravi a ribaltare l’iniziale vantaggio rossonero firmato da Leao. E quel 2-1 in rimonta (arbitrò Mariani, a cui quasi certamente sarà assegnata la finale di mercoledì) fu una tappa importante nella scalata rossoblù verso i sogni d’Europa.

Quei sogni, con una classifica così corta, a Casteldebole nonostante l’attuale settimo posto sono ancora tutti lì, specie alla vigilia di un turno che vedrà gli scontri diretti Lazio-Juve (domani) e Atalanta-Roma (lunedì). Ma per dare ali ai sogni tocca espugnare questa notte la casa del Diavolo, compito tutt’altro che scontato considerato che il turnover a cui ricorrerà Conceicao non si annuncia significativo al netto dell’assenza forzata dello squalificato Leao.

La certezza è che, almeno quanto le gambe, stanotte conteranno le motivazioni. Paradossalmente conterà meno, invece, sbloccare il risultato. Con 19 punti recuperati da situazioni di svantaggio il Milan ha appena soffiato il primo posto al Bologna (a quota 18) nella speciale classifica del ‘non è mai troppo tardi per vincere una partita’. Crederci fino alla fine vale per Italiano come per Conceicao.

Ma anche per il migliaio di tifosi che oggi seguirà la squadra a Milano. I gruppi della curva Bulgarelli intanto, per protestare contro i soli 300 biglietti messi a disposizione della Fiorentina, diserteranno la trasferta del Franchi.

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