Orsolini alla prova del nove Ma l’ala soffre la concorrenza

Ai tempi di Skov Olsen il rendimento più alterno. E oggi sono arrivati Karlsson, Ndoye e Saelemaekers

5 settembre 2023
Orsolini alla prova del nove  Ma l’ala soffre la concorrenza

Orsolini alla prova del nove Ma l’ala soffre la concorrenza

E’ a Bologna dal gennaio 2018 ed è il calciatore con la più lunga militanza rossoblù. Di più: con 11 gol è stato il capocannoniere della scorsa stagione e con 46 reti e 25 assist in 187 presenze nessuno ha fatto meglio di lui alla voce gol nell’era Saputo. Numeri e colpi di Riccardo Orsolini (nella foto Schicchi) non si discutono, neppure dopo il rigore sbagliato con il Cagliari, primo errore dopo 9 tentativi in cui era sempre stato perfetto.

Ma ci sono errori che arrivano in momenti particolari e non c’è dubbio che quello attuale per il numero 7 lo sia. Nella stagione appena iniziata Orsolini dovrà rispondere a una domanda precisa: è pronto per il salto di qualità? Che dovrà passare dalla capacità di reggere la concorrenza interna, quella che Thiago Motta ha chiesto e avuto dai dirigenti per far sì che nessuno possa sedersi sugli allori. Il numero 7 ha dato il meglio di sè quando si è sentito intoccabile: come dopo l’arrivo di Mihajlovic a Bologna e quello di Thiago Motta. In mezzo un periodo grigio coinciso con il dualismo con Skov Olsen, che non fece il bene né a lui né al danese, ora protagonista al Bruges (7 gol e un assist in 10 partite in questo primo scorcio di annata in Belgio). Eppure per alzare la competizione la dirigenza è passata dal ruolo degli esterni d’attacco, con gli arrivi di Karlsson, Ndoye e Saelemaekers e investimenti da 21,5 milioni che potrebbero diventare 30, in caso di riscatto dell’ex Milan. Il tutto dopo un mercato che ha visto il rinnovo del numero 7 con contratto ritoccato fino agli 1,8 milioni, rendendolo il più pagato della rosa. Stipendio più alto significa maggiori responsabilità: "Mi aspetto più continuità da Orso, anche in allenamento", ha dichiarato Motta, che alla prima casalinga dopo la chiusura del mercato ha lasciato il numero 7 in panchina, facendo capitano Posch.

Un segnale dettato anche dalle difficoltà dell’esterno, che ha saltato la preparazione a causa del problema all’inguine. Avrà bisogno di tempo per ritrovare la condizione migliore, Riccardo Orsolini, dal quale la dirigenza si aspetta un passo avanti sul piano della maturazione. Arrivato a 26 anni, Orsolini dovrà dimostrare di saper reggere la concorrenza e vivere il confronto come uno stimolo per alzare il proprio livello. E’ questa la vera prova del nove, che non poco a che fare con un calcio di rigore.

Marcello Giordano

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