Pagliuca, uscita sicura. “Un Bologna da Europa. Non deve temere niente. Skorupski, che crescita”

L’ex portiere rossoblù era tra i pali 20 anni fa nello spareggio-beffa con il Parma. “Se ci ripenso, non mi capacito: retrocedemmo con la quarta miglior difesa”. Sabato il derby al Tardini: “Chivu può dare la scossa, ma Italiano è troppo bravo”

di MASSIMO VITALI
19 febbraio 2025
L’ex portiere rossoblù era tra i pali 20 anni fa nello spareggio-beffa con il Parma "Se ci ripenso, non mi capacito: retrocedemmo con la quarta miglior difesa". Sabato il derby al Tardini: "Chivu può dare la scossa, ma Italiano è troppo bravo".

L’ex portiere rossoblù era tra i pali 20 anni fa nello spareggio-beffa con il Parma "Se ci ripenso, non mi capacito: retrocedemmo con la quarta miglior difesa". Sabato il derby al Tardini: "Chivu può dare la scossa, ma Italiano è troppo bravo".

Bologna, 19 febbraio 2025 – Gianluca Pagliuca, possiamo dire che il pianto disperato su quel palo del Dall’Ara, il 18 giugno 2005 dopo lo 0-2 col Parma, le tolse dieci anni di vita?

"Sì, allora me li tolse: ma il tempo è una medicina che cura quasi tutte le ferite. Ogni tanto mi capita di ripensarci e ancora non me ne capacito: retrocedere a 42 punti e con la quarta miglior difesa del campionato fu assurdo. C’è da dire che quell’anno là davanti non facevamo mai go”.

Da un palo all’altro: tra quelli del Tardini l’1 aprile 2001 contro di lei i tifosi del Parma lanciarono i famosi vermi.

"Vermi e insulti di ogni genere, purtroppo anche rivolti a mia madre”.

Da dove era nata cotanta antipatia?

"Dal derby dell’andata. Lo vincemmo noi per 2-1 con un gol di Cruz nei minuti finali e io che ero sotto la curva San Luca mi girai verso i tifosi del Parma esultando. Non me l’hanno mai perdonata”.

Come fu il pomeriggio coi vermi?

"Pessimo. Dover parare con quello schifo addosso non fu facile. Successe nel secondo tempo, quando ero sotto la loro curva. A un certo punto andai da Tombolini e gli dissi ‘arbitro, mi stanno tirando dei bicchieri di vermi’. E lui: ‘Vai in porta e gioca sennò ti ammonisco’. Ma zitto non potevo stare e mi presi il giallo".

Oggi il Bologna vola e il Parma arranca. A proposito: ha pagato per tutti Pecchia.

"Fabio è un amico, oltre che un compagno di tante battaglie con la maglia del Bologna. Da allenatore in B ha dimostrato di saper vincere i campionati, in A però è diverso: il bel gioco non paga, devi anche essere pratico e cinico. E in questo il Parma è mancato".

Al capezzale del malato gialloblù è arrivato Chivu.

"Magari avrà un grande futuro ma è alla sua prima panchina con una prima squadra tra i professionisti. Io avrei visto meglio un allenatore esperto, chessò un Ballardini".

Meglio o peggio affrontare il Parma dopo il cambio del manico?

"In teoria peggio, perché di solito alla prima partita la scossa arriva. Ma questo Bologna non deve aver paura di niente".

Quell’Italiano lì...

"Sta facendo alla grandissima. Sai cos’è la cosa che mi piace di questo Bologna? Che qualsiasi avversario affronta ha il suo modo di giocare e non lo cambia".

E infatti bolognesi sognano di nuovo la Champions.

"Diciamo che dietro le prime tre si è scatenata una bella lotta. Tra le pretendenti all’Europa ci metto anche la Roma, che in classifica deve rincorrere ma che ha Ranieri, un allenatore con la ‘A’ maiuscola".

Poi c’è il Milan di Conceicao, prossimo avversario del Bologna al Dall’Ara.

"Il Milan ha una qualità in rosa seconda solo a quella dell’Inter: solo che fin qui non è riuscito ad assemblarla".

E la Juve?

"Sta cominciando ad ingranare. Thiago nel girone di ritorno di solito fa bene e secondo me la Juve tra le prime quattro ci arriva".

Ma a quel punto il Bologna dove si colloca?

"Io farei una firma lunga da qui al Tardini per arrivare in Europa League. Il quinto posto è un obiettivo possibile ma bisogna vedere se varrà la Champions: male che vada prendo anche la Conference. L’importante è continuare a fare le coppe".

Chi la esalta di questo Bologna?

"Dominguez: mi avevano detto che era forte ma non credevo che fosse così pronto. Nell’uno contro uno mi fa impazzire ma è anche uno che, nonostante sia piccolo di statura, non lo sposti e non lo butti mai giù".

Zitto zitto quatto quatto Skorupski è diventato uno dei migliori portieri del campionato.

"Come rendimento se non è il primo è il secondo: in ogni caso lui e De Gea sono quelli che fin qui hanno inciso di più. Lukasz non sbaglia una partita e fa sempre parate decisive. Negli ultimi due anni è salito tantissimo di livello e io penso che il clic per fare il salto sia arrivato quando Motta ha cominciato ad alternarlo con Ravaglia. Averlo messo in discussione gli ha fatto bene".

In Coppa Italia tra una settimana chi tifa tra Juve e Empoli?

"Ovvio che per il bene del Bologna vorrei che vincesse l’Empoli: ma è troppo bello per essere vero. E poi vuoi mettere la goduria di andare in finale dopo aver eliminato la Juve?"

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