Orsolini da urlo: tutta Italia ora lo esalta. Napoli lo fa ’santo’, Spalletti può chiamarlo in Nazionale
La perla con il Genoa sigilla la stagione da record che ha consacrato il numero 7: oggi il suo nome dovrebbe essere tra i convocati azzurri

Orsolini, eroe del Bologna, potrebbe essere convocato da Spalletti per le qualificazioni al Mondiale 2026.
Riccardo VIII, re di Bologna per acclamazione diretta nonché per numeri da bomber che forse oggi fanno stropicciare gli occhi anche a lui, quando ieri alle 16 il pullman con a bordo squadra e Coppa ha lasciato il Dall’Ara per infilarsi in un fiume di popolo rossoblù con destinazione piazza Maggiore, sedeva felice a cavalcioni della balaustra stringendo orgoglioso il trofeo con l’atteggiamento del padre orgoglioso e premuroso che vigila su un bene di famiglia.
E’ lo stesso Orsolini che sabato sera, a frittata appena fatta col Genoa ma con negli occhi la festa che si stava consumando sul prato del Dall’Ara, aveva detto senza peli sulla lingua: "Primo tempo indegno, mi sono vergognato". Così parla un leader. Ma questo oggi è il ragazzo di Rotella, provincia di Ascoli, che ha toccato l’apice del rendimento e della gloria alla sua ottava stagione in rossoblù.
In un calcio in cui tutti cambiano casacca ad ogni stormir di fronde, l’etichetta di bandiera non gliela leva nessuno. Anche la maglia della nazionale sarebbe dura oggi continuare a negargliela. Pare essersene convinto anche il cittì Luciano Spalletti, che dopo una resistenza figlia più dell’assetto tattico dell’Italia che di un’allergia personale in queste ore dovrebbe alzare bandiera bianca, pardon azzurra.
Oggi pertanto dovrebbe figurare anche il nome di Orsolini nella lista dei convocati per le due gare di qualificazione al Mondiale 2026 contro Norvegia (6 giugno) e Moldavia (9 giugno). E sarebbe una bella rivincita personale dopo che un anno fa, si era di giugno, dallo stesso Spalletti il nome di Orsolini fu depennato dalla lista dei convocati per l’Europeo di Germania, provocando nel ventottenne di Rotella uno choc poi raccontato alla luce del sole.
"E’ stata una brutta botta, ci sono stato male, mi sono fatto tante domande ma adesso voglio concentrarmi solo sul Bologna", disse alla sua prima conferenza stampa di Valles. Pochi dubbi circa il fatto che il ragazzo, nel promettere di gettarsi a capofitto sulle vicende rossoblù, sia stato di parola. I 15 gol in campionato, quasi tutti di eccellente fattura, rappresentano di gran lunga il record di segnature nelle sue stagioni in serie A. E a quelle 15 vanno aggiunte le 2 reti realizzate in Coppa Italia: un 17 totale che evidentemente non porta male al nuovo idolo di Napoli. Già perché nei festeggiamenti azzurri per lo scudetto sotto il Vesuvio non si sono dimenticati di ‘San Orso’, che il 20 aprile, giorno di Pasqua, firmò con un gol spettacolare la resa dell’Inter al Dall’Ara, spalancando la strada al sorpasso del Napoli nella corsa al tricolore.
Orsolini unisce tutti: per i suoi gol, per il suo calcio rock e per l’essere diventato il testimonial perfetto del Bologna vincente di Saputo. A uno così non vuoi allungare il contratto fino al 2029? Non è una priorità in agenda ma resta un’ipotesi in campo.
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