Riccardo Orsolini trascina il Bologna: Italiano si aggrappa a lui per lo spareggio con la Juventus
Il numero 7 si è caricato sulle spalle il peso di un attacco che, con Dallinga, fa fatica. Castro non si è ancora ripreso del tutto dopo l’infortunio in nazionale

Il sorriso di Riccardo Orsolini, 28 anni: idealmente vorrebbe abbracciare tutta la città di Bologna della quale si considera un figlio, nonostante i natali ascolani
Ha segnato 5 reti nelle ultime 8 gare. Soprattutto, ne ha messe a referto 2 nelle ultime 5, tutte da tre punti contro Venezia e Inter, supplendo all’assenza di quel Castro senza il quale l’attacco fatica a girare.
Riccardo Orsolini è sempre più l’ago della bilancia rossoblù e che sia arrivato all’apice della maturità lo dimostrano i sorrisi tanto per i gol segnati giocando da titolare (contro Cagliari, Lazio, e Venezia) quanto per quello determinante contro l’Inter, quando Italiano gli ha chiesto di essere arma letale a partita in corso. Si è preso il peso offensivo della squadra sulle spalle: sono già 12 (con 4 assist) le sue reti in campionato, mai aveva segnato tanto se è vero che due anni fa arrivò a quota 11.
Ma sono 14 se si considera pure la Coppa Italia. Il Bologna si aggrappa al suo numero 7. Perché Castro è ancora al 50 per cento o poco sopra, a livello di condizione. E Ndoye, secondo miglior marcatore in campionato della squadra (8 reti) proprio insieme con l’argentino, non sarà a disposizione, così come Holm. E allora, se da un lato Italiano cerca gol alternativi per andare a caccia di un’impresa, dall’altro c’è che non potrà rinunciare al punto fermo Orsolini, capo cannoniere del gruppo, alla cui porta bussano Napoli e Milan in vista dell’estate.
Ma lui è figlio di Bologna: così si è definito, pur essendo un ascolano doc. Ma non c’è dubbio che da un punto di vista calcistico i colori rossoblù ce li abbia cuciti addosso.
Le big lo tentano e dalla sfida con la Juventus passano le sorti del Bologna tanto in vista della prossima stagione quanto del mercato. A lui, inevitabilmente dovrà aggrapparsi il Bologna, a caccia di una duplice impresa: perché la vittoria sulla Juventus, in casa, manca dal 1998 ed è sfumata pure un anno fa, nonostante i rossoblù avessero messo la sfida sui giusti binari, andando avanti 3-0.
Considerando le prossime trasferte in casa di Milan e Fiorentina, la maggior parte delle speranze rossoblù di centrare una nuova Champions e non prestare il fianco al sorpasso di Lazio, Roma e Fiorentina per evitare la beffa di rimanere fuori dall’Europa, passeranno, oltre che dalla finale di Coppa Italia, dallo scontro diretto e dal controsorpasso ai bianconeri, che per la piazza, considerando la lunga attesa, significherebbe un altro piccolo grande pezzo di storia.
Cambiaghi e Dominguez si contendono una maglia a sinistra, Dallinga e Castro quella di punta centrale: la certezza è Orsolini, che sogna di bussare un’altra volta alle porte della nazionale e di trascinare il Bologna a un’altra impresa, lui che alla Juventus ha segnato l’ultima volta due stagioni fa e due volte in totale in carriera: quella Juventus che lo acquistò dall’Ascoli, ma che in lui non ha mai creduto veramente. Al contrario del Bologna.
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