Santiago Castro guida il Bologna al trionfo: un trofeo che cambia lo status

Santiago Castro torna e porta il Bologna alla vittoria, cambiando lo status del club. Ora punta alla Champions.

di MARCELLO GIORDANO
15 maggio 2025
Un contatto fra l’argentino Santiago Castro e il francese Youssouf Fofana

Un contatto fra l’argentino Santiago Castro e il francese Youssouf Fofana

"E pensare che quest’estate tutti parlavano solo dei giocatori e del mister che erano andati via. In pochi parlavano di noi che eravamo rimasti e di quelli arrivati e pensavano che saremmo potuti arrivare fin qua. E invece...Sono tornato al momento giusto". Per godersi un trionfo, una vittoria storica che incorona un Bologna vincente. Santiago Castro non dimentica. Si gode una vittoria che ha il sapore in primis della rivincita sullo scetticismo. Si gode un successo che fa salire i rossoblù di livello: non più sorpresa, non più solo Europa, non un exploit. Il Bologna mette in bacheca un trofeo cambiando il proprio status. E nel momento decisivo, Vincenzo Italiano non si è dimenticato del suo nueve. Senza di lui dal 16 marzo in poi il Bologna ha faticato a segnare e fare risultati, scivolando dal quarto al settimo posto. Con l’argentino si ritrova e alza il trofeo. Santiago Castro è tornato e con lui il Bologna. E pensare che alla vigilia aveva fatto capire a chiare lettere come l’argentino difficilmente sarebbe partito titolare: "Non gioca da due mesi, non so quanti minuti possa darmi. Più facile gestirlo a gara in corso". Chiamatela pretattica, va benissimo così, è solo un’altra mossa vincente. Per il tecnico, invece, Santi ha una parola sola: "Boss, lui è il boss". Ce l’ha pure per il suo Bologna: "Bologna è familia", dice l’attaccante, con cadenza argentina. Santi è un fiume in piena, la famiglia è la parola il primo pensiero dopo il ritorno da titolare a oltre due mesi dall’ultima gara giocata dal primo minuto con la Lazio: "Il mio pensiero va a Posch, a Jesper (Karlsson ndr), e Iling. Sono andati via a gennaio, ma Bologna è una famiglia e loro ne fanno sempre parte, questo successo è anche loro che hanno fatto parte di questo percorso".

Garra, cuore e sentimento: questo è Santi Castro. Un gol sfiorato, punizioni conquistate di furbizia, lotta, capacità di giocare con e per i compagni: "Ho lavorato tanto per tornare dopo l’infortunio accusato in momento delicato della stagione. Sono contento. Abbiamo fatto una grande gara, vinciamo una grande coppa al termine di una grande stagione. Che dedico anche alla mia famiglia". Questa volta quella non sportiva. Insomma, genitori, fidanzata, parenti amici. Ha fatto una grande partita. Dopo due mesi di stop, si è ripreso il Bologna sulle spalle, è tornato a farlo girare. Ma non è finita: "Ora rivoglio la Champions. Ce l’andiamo a prendere nelle ultime due partite". Non è finita, se lo abbraccia pure Cesare Cremonini.

Marcello Giordano

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