Scossa Italiano. "Bologna, è ora di andare forte se vuoi l’Europa»
Dopo il pari di Lecce, stasera c’è il Toro al Dall’Ara. Il tecnico: "In casa abbiamo un passo diverso" .

Bologna, Italy, September 2019 - Aerial view of Renato Dall'Ara Stadium
Nel giorno in cui Vincenzo Italiano invoca i gol per l’Europa il gol più bello lo segna il club rossoblù. Rinnovo di contratto fino al giugno 2027 per Giovanni Sartori, insieme a Marco Di Vaio l’architetto di un Bologna tornato a riveder le stelle. Miglior regalo per il San Valentino di oggi i dirigenti rossoblù non avrebbero potuto farlo ai propri tifosi.
L’idillio tra Sartori e il Bologna va avanti: ma stanotte col Torino servono punti pesanti per l’Europa. Senza badare alle statistiche difensive virtuose.
"Va bene essere imbattuti nel 2025 – dice Italiano –. Ma le partite si vincono creando occasioni e facendo gol. Là davanti dobbiamo essere più svegli e lucidi". Non è una strigliata, ma un richiamo alla necessità di non accontentarsi. "Il nostro obiettivo – ricorda a tutti il tecnico siciliano – è arrivare al traguardo tra le prime sette-otto. E se vogliamo riuscirci dobbiamo pedalare e andare forte". Anche perché, è la seconda parte del suo ragionamento, "le squadre che in classifica ci precedono hanno la stoccata vincente, mentre noi abbiamo lasciato per strada qualche punto di troppo pur avendo fatto buoni finali di partita sia con l’Empoli che col Lecce".
La lingua batte dove il dente duole, ovvero sui due segni X ottenuti in trasferta contro squadre accompagnate dalla sana disperazione di chi lotta per salvarsi. Il Torino di Vanoli, ex rossoblù nonché ex compagno dell’Italiano calciatore ai tempi del Verona, quella disperazione non ce l’ha perché vive nella terra di mezzo della classifica, lontano dalle paure della B così come dall’euforia generata dal voglino d’Europa.
Guai però pensare che il San Valentino rossoblù questa notte sia privo di trappole. "Il Torino è una squadra solida, che subisce poco e che durante la partita può alternare due sistemi di gioco", mette in guardia Italiano. A proposito di solidità: i granata in campionato non perdono dalla gara d’andata del 15 dicembre, quando a Torino s’inchinarono ai gol di Dallinga (che andrà in panchina, ma non è al meglio) e Pobega.
Stanotte però si gioca al Dall’Ara, dove di punti per strada il Bologna ne ha lasciati pochi da quando Italiano ha trovato la quadra. "In casa abbiamo fatto vedere di avere un passo diverso – osserva il tecnico – . Per questo, giocando davanti al nostro pubblico, vogliamo essere padroni del nostro destino". E qui si torna al ‘come’: "A Lecce ci abbiamo meso molto del nostro nel non essere riusciti a vincere. Siamo stati poco mobili, poco dinamici, in definitiva non brillantissimi".
Difficile andare a mille senza tre pezzi da novanta come Orsolini, Odgaard e Ferguson. Da questo punto di vista il ritorno in gruppo dell’Orso guarito aiuta, anche se questa notte il capo cannoniere rossoblù (7 reti) partirà dalla panchina lasciando a Castro gran parte del peso dell’attacco. "Là davanti dobbiamo essere più pratici e concreti", ribadisce il concetto Italiano. Regali al Toro non sono ammessi. Nemmeno nella notte di San Valentino.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su