Sergio Conceicao e il Milan: delusione in finale e riflessioni sul futuro
Sergio Conceicao esprime rammarico per la sconfitta del Milan in finale e riflette sul futuro della squadra.

Sergio Conceiçao
Niente secondo trofeo stagionale per Sergio Conceicao e il suo Milan. L’allenatore portoghese ha espresso tutto il suo rammarico nell’analisi di una finale che ha visto i rossoneri incapaci di reagire e prendere il controllo della partita: "La delusione c’è per non aver vinto un titolo. Penso sia stata una partita competitiva ed equilibrata, nel primo tempo abbiamo creato due occasioni per far gol senza segnare, il Bologna solo da palla ferma. Potevamo fare di più nel secondo tempo, dopo il loro gol si è giocato molto poco: situazioni tipiche di una finale, non voglio togliere loro dei meriti".
Un appunto anche sulla direzione della gara da parte di Mariani, con Conceicao che tuttavia non ha voluto sbilanciarsi troppo sulla prestazione del fischietto di Aprilia ma puntando ugualmente il dito: "E anche qualche decisione arbitrale... Però non voglio parlare dell’arbitro o dicono che cerco alibi. Un uomo comunque può anche sbagliare".
Una chiosa poi anche sul futuro, con l’allenatore rossonero che non si sbilancia: "In questo momento ci sono pensieri sulla partita, sulle scelte fatte e altro. La coppa è persa, non si può fare altro se non guardare avanti, con dignità. E poi ne parliamo".
Delusione anche nelle parole di Matteo Gabbia al triplice fischio: "In questo momento è difficile parlare con lucidità, lo spogliatoio è molto deluso. C’è rammarico e la consapevolezza di aver gettato via un’occasione: possiamo solo leccarci le ferite, rimanendo compatti come gruppo senza lasciarci andare in queste ultime settimane. Dobbiamo superare una serata così difficile".
g. s.
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