Sulla strada tra il Dall’Ara e Verona molti protagonisti comuni, capaci di entrare nel cuore dei tifosi e indossare la fascia da capitano. Colucci, Moras e Maietta: quanti incroci

Verona e Bologna sono molto più di due semplici avversarie. La partita che andrà in scena domani alle 12,30 al...

di GIANLUCA SEPE
8 marzo 2025
Domenico Maietta in rossoblù (Schicchi)

Domenico Maietta in rossoblù (Schicchi)

Verona e Bologna sono molto più di due semplici avversarie. La partita che andrà in scena domani alle 12,30 al Bentegodi è fatta di intrecci che dal campo arrivano fino alle poltrone di presidenza, con le due squadre che negli anni sono state teatro di sliding doors per calciatori, allenatori (tra cui proprio Vincenzo Italiano), direttori sportivi e perfino un presidente, Setti, che sotto le Due Torri fu il vice di Guaraldi.

Interessante però è proprio come le due squadre abbiano condiviso tanto, perfino pilastri e bandiere che hanno saputo lasciare il segno nel cuore dei tifosi oltre ad aver rappresentato un punto di riferimento sul rettangolo verde.

Come ad esempio Leonardo Colucci, storica bandiera degli scaligeri tra serie A e serie B, che dal 1996 al 2002 è stato un punto di riferimento al Bentegodi con 157 presenze e la fascia al braccio. Tanto che a Verona ancora lo chiamano capitano. Dalla città di Romeo e Giulietta era partito proprio in direzione Bologna, qui per quattro stagioni condite anche da un assaggio di Europa. In rossoblù per 112 volte, con una sola rete all’attivo. Erano gli anni di Signori prima e di Bellucci poi, ma in quel periodo qualche volta anche il centrocampista di Cerignola ha saputo prendersi la responsabilità di guidare la squadra, con la fascia indossata in alcune partite non ufficiali.

E’ tornato a Casteldebole alla guida della Primavera lo scorso gennaio, dopo una prima lunga esperienza con i giovani del Bologna dal 2012 al 2016.

Come lui Vangelis Moras, gigante greco campione di promozioni, una con i rossoblù e un’altra proprio con il Verona. Un leader silenzioso che all’occorrenza ha indossato la fascia e che in Veneto viene ricordato con grande affetto. Quattro stagioni sotto le Due Torri e altrettante con l’Hellas tra serie A e serie B.

Un simbolo di certo più recente però è Domenico ’Mimmo’ Maietta, a lungo capitano per entrambe le squadre ed ex tra i più recenti. Con gli scaligeri il difensore calabrese è partito dalla Lega Pro, conquistando poi la serie A. Per i rossoblù è tornato in cadetteria per poi lottare nuovamente per la massima serie passando dai sofferti playoff con il Pescara. Apprezzatissimo da entrambe le piazze, Maietta ha indossato con orgoglio la fascia sia per i rossoblù che per i gialloblù, mantenendo sia i primi che i secondi nel cuore.

Al punto che proprio Maietta ha di recente augurato al Bologna di poter agguantare nuovamente l’Europa e al Verona di poter concludere la stagione con la salvezza.

Destini e capitani incrociati per due squadre che domenica al Bentegodi si giocheranno una bella fetta di futuro, seppur su strade così diverse.

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