Thiago gioca in difesa "Volete sapere se resto? Conta solo il progetto"

Il tecnico: "Ricominciare da zero no, la società sa quello che penso" .

di MASSIMO VITALI -
3 giugno 2023
Thiago gioca in difesa  "Volete sapere se resto?  Conta solo il progetto"

Thiago gioca in difesa "Volete sapere se resto? Conta solo il progetto"

di Massimo Vitali

Domanda: per Thiago Motta in settimana è stato più facile preparare l’ultima fatica di Lecce o farsi raccontare per filo e per segno da Saputo e dai suoi dirigenti in cosa consista la strategia di ‘rientro dal deficit’ da cui prenderà forma il nuovo Bologna? In sala stampa però la domanda ieri è rimasta in canna, per il semplice motivo che il tecnico nel venerdì di antivigilia più o meno a ogni domanda ha risposto con un mantra preconfezionato: "La cosa pù importante è il progetto tecnico: è quella la priorità mia e del club".

Parole che dicono tutto e niente, ma che soprattutto non rispondono alla domanda più strategica di tutte: sarà di nuovo Motta a luglio, in quel di Valles, a lavorare sul Bologna che verrà? La sensazione è che questo resti lo scenario più probabile, anche se formalmente ieri Thiago non ha voluto chiudere la partita. Anche perché quando il tecnico alle 14 ha parlato a Casteldebole ancora non era andato in scena l’incontro-bis con Saputo e i dirigenti, che si è tenuto nel primo pomeriggio.

"Dobbiamo incontrarci di nuovo – spiega il tecnico – e in questo momento non vi posso dire molto. Il primo incontro è stato interessante: col presidente condivido la soddisfazione per quanto abbiamo fatto quest’anno e le ambizioni per il futuro".

Stop. Il resto è un muro difensivo da re dei catenacciari. "Incontrarsi col presidente è sempre importante e succede in ogni club che abbia l’ambizione di crescere", dice il tecnico.

Che stavolta non s’avventura nel tema spinoso del ‘rientro dal deficit’: "Io parlo del progetto tecnico: tutto il resto non riguarda me".

Riguarda lui invece la preparazione dell’ultima partita della stagione, il viaggio di domani a Lecce che può mettere la ciliegina sulla torta a una stagione che il cuoco Thiago ha ‘cucinato’ alla grande, ricavando consensi unanimi ma non, giura lui, concrete proposte di lavoro.

"Non mi è arrivata nessuna richiesta", taglia corto Motta.

Che prova a dirottare tutte le attenzioni sul Lecce: "Fin qui abbiamo fatto una stagione fantastica e sarebbe straordinario concluderla con una prestazione e un risultato positivo". In sala stampa c’è chi ci riprova: nella prima chiacchierata col club le è stato proposto il rinnovo di contratto fino al 2025 (l’accordo attuale scade tra un anno)? E lui, di nuovo: "La cosa più importante è il progetto tecnico".

Un progetto tecnico, questo invece appare chiaro, che non sposerebbe se la rivoluzione fosse radicale: "Ricominciare da zero no: la società sa quello che penso. Vediamo come evolve la situazione".

Evolverà così: domani notte allo Stadio di Via del Mare calerà il sipario su nove mesi intensissimi. "Così – conclude Thiago – potrò staccare la spina e pensare a qualcosa di più importante del calcio, la mia famiglia, ricaricando le energie per continuare a fare questo lavoro che mi piace tantissimo".

Un lavoro che ha portato il Bologna a un passo dall’ottavo posto, sfumato però definivamente ieri sera dopo la vittoria della Fiorentina sul Sassuolo a Reggio Emilia, 1-3.

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