Thijs Dallinga favorito per la finale di Coppa Italia: Bologna punta sulla sua esperienza
Dallinga, decisivo in Coppa Italia, è il favorito per la finale. Castro e Ndoye in dubbio per il Bologna.

Da sinistra: Thijs Dallinga e Santiago Castro, domani il loro è il ballottaggio più grande
E’ il bomber di Coppe: a segno in Champions League contro il Dortmund e autore di 3 reti con l’Empoli in Coppa Italia. Fatica in campionato, dove è fermo a quota due reti: quando si alza il livello ancora accusa qualche battuta a vuoto, stando però dentro la partita, come dimostrano gli assist per Freuler ed Orsolini contro Juventus e Milan. E poi ha trascinato i rossoblù alla finale di Roma, con la doppietta del Castellani e il gol vittoria nella semifinale di ritorno, miglior marcatore della squadra nella competizione. Basta questo per spiegare come Thijs Dallinga sia favorito per una maglia da titolare nella sfida con la storia. Anche perché l’olandese, in Francia, trascinò il Tolosa ad alzare la Coppa nazionale, con 6 reti e 2 assist in 6 partite nella stagione 2022-23: insomma, sa cosa significhi giocare una finale e vincerla, seppur non nel nostro paese e questo è argomento che ha un peso. Non è al cento per cento, Dallinga, che da circa tre mesi convive con la pubalgia ed è costretto a gestirsi tra terapie, lavoro differenziato e con la squadra.
Ma non è al cento per cento neppure Santiago Castro, anzi. Non gioca titolare da ormai due mesi, a causa di una botta al piede destro rimediata in nazionale che semplice botta non può essere: l’ultima volta correva il 16 marzo. Da allora zero presenze dal primo minuto, zero gol e zero assist. A San Siro, però, Italiano gli ha fatto mettere una mezzora nelle gambe, utile per capire che due mesi senza continuità gli hanno tolto molto, anche se l’argentino è andato vicino di testa al possibile 2-2. Niente da fare. Mezzora di utilizzo con la speranza di averlo all’Olimpico, anche perché da quando si è fermato, si è inceppato anche il Bologna intero: 2 vittorie, 2 sconfitte e 3 pareggi in campionato, con appena cinque gol fatti, ovvero quanti la squadra ne aveva segnati solo con la Lazio nell’ultima di Castro titolare in 85 minuti.
Che Castro manchi, che per caratteristiche sia l’uomo in grado di far girare il sistema rossoblù è nei numeri, che raccontano pure di 10 reti stagionali (8 in campionato e 2 in Coppa Italia) e 8 assist. Anche per questo Italiano ragiona e non sono da escludere sorprese: a maggior ragione in virtù del fatto che il Bologna dipende dal suo attacco, visto che delle 67 reti stagionali solo 9 non sono arrivate dalla batteria di trequartisti e punte e l’attacco senza Santi fatica a girare. La logica racconta come il nove possa avere dai 30 minuti a un tempo di autonomia e dice Dallinga titolare: ma le finali possono sfuggire alla logica. Santi ci spera, oggi è il giorno delle scelte.
Logica vorrebbe, infatti, che un Ndoye out da due settimane e che in teoria dovrebbe stare almeno un’altra in infermeria, non fosse della partita. Ma lo svizzero ha bruciato i tempi e difficilmente non ci sarà: anche perché con 8 reti è il secondo miglior marcatore del Bologna in campionato al pari di Castro e il secondo miglior marcatore del girone di ritorno (con 5 reti) dietro a bomber Orsolini (7 nel ritorno, 13 in campionato e 15 in stagione), alla miglior annata in carriera. Un Bologna a caccia di impresa e di reti, non può fare a meno anche di lui.
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