Thijs Dallinga: "Volevamo la Champions, ma non ci siamo riusciti"
Thijs Dallinga riflette sulla stagione, i suoi gol e la sfida con il Genoa. La pubalgia resta un'incognita.

L’olandese Thijs. Dallinga, 24 anni, festeggia il suo gol al Franchi (Ansa)
"Peccato, volevamo rimanere in corsa per la Champions: ci abbiamo provato, ma non ci siamo riusciti". Ci ha provato Thijs Dallinga: ingresso e colpo di testa vincente per il momentaneo 1-1. Soprattutto il numero 24 ha ritrovato la rete che in campionato gli mancava dal primo dicembre, contro la Roma al Dall’Ara. Non è bastato, anche perché la testa dei rossoblù è rimasta parzialmente a Roma: "Ma la partita l’avevamo preparata, eravamo focalizzati, ci avremmo voluto provare. Ma certo, qualche giorno di festeggiamento lo abbiamo avuto". E nel calcio staccare la spina è vietato: o meglio, concesso dopo una vittoria storica, letale per la concentrazione. Poco importa. Obiettivi raggiunti, la festa continua e in attesa che cali il sipario per l’olandese è tempo di bilanci. Bilancio onesto e analisi lucida dell’annata: "Questo è il mio terzo gol in campionato e sono a quota 7 in stagione. Onestamente mi aspettavo molto di più e un po’ di frustrazione c’è e soprattutto c’è stata". Soprattutto in passato: "Ero venuto qui per segnare, arrivavo da due stagioni da 18 gol in Francia pensavo di poter fare meglio al primo anno. Sapevo che ci sarebbe stato un normale periodo di ambientamento, non pensavo sarebbe durato così tanto, all’inizio soprattutto è stata dura. Ma sono pure al quarto gol nell’ultimo mese e mezzo, nell’ultimo periodo sto crescendo, mi sento meglio, e non solo perchè gioco più minuti. Sto tornando me stesso". Tutta una questione di ritmo, per Dallinga: "Non so dirvi quando si vedrà il vero Dallinga. Quello che posso dire è che ora ho trovato feeling con i compagni, ritmo all’interno delle partite e delle giocate, tempi di gioco. Ci è voluto più tempo del previsto per adattarmi, ma una volta che ho conosciuto e capito meglio i miei compagni, le cose sono migliorate e sono convinto che l’anno prossimo sarà un’altra storia". E’ pure convinto che il rapporto con Castro lo abbiamo aiutato e migliorato: "Tra noi c’è una competizione sana con l’obiettivo di poter essere titolari. Ci siamo stimolati e anche supportati a vicenda, nell’arco dell’anno. Competizione sana e dura: come è normale che sia e che debba essere in una squadra forte, e per altro è così non solo nel nostro reparto, ma in tutti". Con il Genoa proverà a ritoccare il suo score. E prima delle vacanze dovrà verificare con i medici l’evoluzione di quella pubalgia che ne ha condizionato buona parte del ritorno: per capire se basterà il riposo, per guarire totalmente, o meno.
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