Tutti i sogni dei tifosi ora portano a Roma: "Vogliamo la finale. Castro meglio di Zirkzee"
Oltre cento fan hanno atteso il rientro notturno dei rossoblù a Casteldebole. "Incredibile, questo Bologna è più forte rispetto a un anno fa"

Oltre cento fan hanno atteso il rientro notturno dei rossoblù a Casteldebole. "Incredibile, questo Bologna è più forte rispetto a un anno fa"
Un sogno che va oltre ogni aspettativa. Come dimostrano gli oltre cento tifosi che hanno aspettato a notte fonda il rientro della squadra a Casteldebole per ringraziarli. Di questo sogno, appunto. E’ questa la parola che si leva all’unisono da ogni latitudine della Bologna rossoblù. Dalla provincia alle Due Torri tutti i tifosi sono d’accordo, senza se e senza ma: la squadra di Vincenzo Italiano sta facendo qualcosa di incredibile che forse in pochi si aspettavano.
"Dire che la semifinale di Coppa Italia è un sogno è riduttivo - racconta Paolo Cornetti - Per quelli della nostra generazione è piuttosto epocale. Noi nati negli anni ‘90 ci ricordiamo appena di quella semifinale con la Fiorentina nel ‘99 o di quella di Coppa Uefa con il Marsiglia. Ci ricordiamo molto meglio gli anni di sofferenza. Ovviamente bisognerà fare i conti con gli avversari, ma comunque andrà stiamo assistendo a qualcosa di fantastico. E lo ha detto anche Skorupski dopo la partita ‘Siamo forti’. E con questa mentalità, comunque vada sarà un successo".
Per Michela Bianchi il rossoblù è affare di famiglia, una passione ereditata e condivisa anche con suo marito: "Sono cresciuta con le partite del Bologna sulla tv di casa. Siamo stati sotto la pioggia di Empoli lo scorso anno e poi in piazza a gioire per la Champions, ma abbiamo anche sofferto tante volte in curva. Italiano ha dato un’impronta ben precisa, con Castro che non ci ha fatto rimpiangere Zirkzee. Siamo stati abituati a qualsiasi cosa, rimaniamo con i piedi per terra ma di certo non vogliamo smettere di sognare ora".
C’è chi questo sogno l’ha vissuto anche in giro per l’Europa quest’anno, come Lucio Schiavina: "Finora è stata una stagione meravigliosa, I viaggi a Liverpool e Lisbona li porterò sempre nel cuore. Mi piacerebbe arrivare in finale di Coppa Italia e magari tornare in Champions per vivere altre notti così".
Nicola Ceresi poi guarda ancora più a fondo, cercando le ragioni di questo successo: "Non avrei mai pensato che la squadra dello scorso anno potesse migliorare. Nello spogliatoio però è scattato qualcosa, c’è una mentalità che forse hanno solo 2-3 squadre ora e che ci ha permesso di compiere un’altra impresa: abbiamo una fase di non possesso che fa la differenza, un pressing alto e verticalizzazioni coi tempi giusti. Una tenuta psicologica notevole che ha trasformato alcuni giocatori, tipo Lykogiannis. Le lacrime di Castro mi hanno colpito, complimenti ai ragazzi e alla società".
Un parere condiviso anche da Mattia Barbieri: "Lavoriamo per diventare una big. C’è un progetto solido, ora siamo padroni del nostro destino. Senza paura possiamo arrivare lontano". La chiosa romantica di Andrea Neri racchiude poi al meglio pensieri tecnici ed emozioni: "Sono cose a cui non eravamo abituati da tanto tempo come tifosi ed è bello perché si percepisce sempre questa sensazione, in città, nei bar e anche al lavoro. I ragazzi e Italiano ci stanno riportando in alto". E se sognare alla fine non costa nulla, con gli occhi che brillano tutti sono d’accordo nel gridare all’unisono "Grazie rossoblù e forza Bologna".
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