Tutto l’oro di Sartori. Freuler, Ndoye e Fergie. Usato sicuro e scommesse. Una Coppa di idee vincenti
Il direttore sportivo ha fatto fare il salto di qualità al progetto di Saputo . Dopo Calafiori e Zirkzee, ora altri giocatori scoperti da lui sono esplosi .

Il direttore sportivo ha fatto fare il salto di qualità al progetto di Saputo . Dopo Calafiori e Zirkzee, ora altri giocatori scoperti da lui sono esplosi .
Il Bologna continua a crescere: in campo e fuori. E la Coppa Italia promette di fare schizzare ulteriormente al rialzo i valori rossoblù. Quella di Roma è stata la vittoria di tutti: club, squadra, città. Ma l’architetto capace di far fare il salto di qualità a un progetto iniziato dieci anni fa ha un nome e cognome: Giovanni Sartori. E’ il primo trofeo pure per lui, che ha scelto e convinto Italiano a raccogliere l’eredità di Thiago Motta, per fare questo cammino insieme.
Ha creato il ‘miracolo Chievo’, ha contribuito a rendere grande l’Atalanta, con cui aveva disputato e perso due finali di Coppa Italia. A Roma, l’impresa è anche sua. L’impresa è quella di vincere la Coppa Italia con l’undicesimo monte ingaggi della serie A, pari a 36 milioni lordi, contro un Milan che ne spende 107. L’impresa è avere raggiunto la Champions con i suoi 50 milioni di introiti e ora l’Europa League, che dovrebbe garantirne la metà, dopo avere venduto per 82 milioni i pezzi pregiati Zirkzee e Calafiori. L’impresa è scoprire ogni anno giocatori vicini alla maturazione, con le giuste caratteristiche tecniche fisiche e mentali per sfondare. La vetrina rossoblù è sempre più ricca: Dan Ndoye è il gioiello, l’uomo dei gol pesanti, quello più cresciuto: dai 2 gol dell’intera scorsa stagione, ai 9 di quella attuale, con la ciliegina sulla torta del gol della Coppa Italia.
Pagato 8 milioni più 2 di bonus e una percentuale di rivendita al Basilea tra il 10 e il 15 per cento, non vale meno di quello che sono stati pagati Zirkzee e Calafiori in Premier: circa 50, insomma, come prezzo di partenza. Quotazione identica per Santi Castro, l’uomo che ha raccolto l’eredità di Zirkzee e che a Roma è tornato a fare girare l’attacco nonostante non giocasse titolare da due mesi: 10 gol e 8 assist in stagione, costato 12 milioni. Valgono oro, i rossoblù: vedi alla voce Lewis Ferguson, costato 1,8 milioni più poche centinaia di migliaia di euro di bonus, prelevato dall’Aberdeen.
Il Napoli aveva provato a sondare il terreno sotto traccia con l’agente in vista dell’estate, per una trentina di milioni, lui intanto ha rinnovato portando l’ingaggio a 800mila euro più bonus fino al 2028.
E Freuler? Lo ha scoperto Sartori, che lo ha voluto all’Atalanta e lo ha riportato a Bologna dal Nottingham per 2,5 milioni più bonus. Miranda è arrivato a costo zero e ha un sinistro che canta, la coppia Beukema-Lucumi è arrivata per 18 milioni complessivi e hanno interessamenti da 30 ciascuno: Lucumi, con contratto in scadenza al 2026 è un nodo da sciogliere e possibile uomo mercato, su Beukema c’è invece una proposta di rinnovo al 2029 in discussione.
Tutti i giocatori citati hanno ingaggi compresi tra i 500mila euro e il milione bonus inclusi, insomma con margine di trattative al rialzo, ma pure con l’interesse crescente attorno delle big italiane e straniere.
La vetrina si arricchisce di anno in anno e conta pure i prestiti di Pobega e Casale: Dominguez, pagato 4 milioni, come Odgaard, Fabbian 5, Holm 7, già oggi tutti con quotazioni da circa 20.
I più cari sono quelli che hanno convinto meno: da Dallinga (15 milioni e 1,5 di stipendio) a Karlsson (ceduto in prestito a gennaio), oltre a Erlic.
Ecco tutti gli uomini di Sartori, pronti a garantire plus valenze, Europa e continuità di progetto.
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