Ulivieri, che spavento. La corsa in ospedale e intervento d’urgenza. Poi: "Che ha fatto l’Italia?»
Si era sentito male venerdì all’Olimpico. Resterà ricoverato per sette giorni .

La corsa in ospedale e intervento d’urgenza. Poi: "Che ha fatto l’Italia?"
Renzaccio supererà anche questa, perché l’uomo è una roccia e pur nel limbo confuso del post anestesia ha già riannodato i fili che da più di sessant’anni lo legano al mondo del calcio. Ma per Renzo Ulivieri in queste ore la paura è stata grande.
Il presidente dell’AssoAllenatori, nonché ex allenatore del Bologna, venerdì notte, mentre era allo stadio Olimpico di Roma per assistere a Italia-Macedonia del Nord insieme con la figlia Valentina, a seguito di forti dolori all’addome è stato ricoverato al pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito, dove è stato operato d’urgenza, come informa una nota dell’Aiac, "per risolvere un fenomeno subocclusivo intestinale, generato da una vecchia aderenza: l’operazione è perfettamente riuscita".
Ulivieri, 82 anni compiuti a febbraio, ha superato bene l’intervento e ieri mattina è stato raggiunto in ospedale dalla moglie Manuela.
La sua convalescenza al Santo Spirito durerà circa una settimana. Come informa la stessa Aiac, "prima di essere operato ha chiesto il risultato degli azzurri e anche al risveglio il primo pensiero è stato per la nazionale: ‘Come ha giocato l’Italia?’".
Come dire: non sarebbe fino in fondo Renzo Ulivieri se non avesse sempre nella testa le sue passioni calcistiche. Tutto è bene quel che finirà bene: ma venerdì notte la preoccupazione nella tribuna dell’Olimpico è stata grande.
Renzaccio già da giovedì accusava forti dolori all’addome, che aveva attribuito a un antidolorifico preso a stomaco vuoto. Venerdì sera, arrivando all’Olimpico in compagnia della figlia Valentina, i dolori sono aumentati al punto da indurre Matteo Marani, il presidente della Lega Pro che era al suo fianco, a ‘convocare’ il coordinatore dell’area medico-scientifica della Figc Paolo Zeppilli, che subito lo ha visitato in tribuna.
Resosi conto della gravità dei sintomi Zeppilli ha fatto chiamare un’ambulanza e Renzaccio è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito, che dista cinque chilometri dall’Olimpico.
Gli esami in pronto soccorso hanno evidenziato la subocclusione intestinale, patologia che fino a due giorni prima non si era manifestata in forma significativa e di cui in ogni caso il numero uno degli allenatori non era a conoscenza.
Il quadro sanitario ha imposto di operare d’urgenza. La Figc, con uno dei suoi uomini dell’ufficio stampa, ha seguito passo passo Renzaccio sia nella notte di venerdì che nella giornata di ieri. Al risveglio dopo l’operazione c’era la figlia Valentina, che ieri è stata raggiunta in ospedale dalla moglie di Ulivieri, Manuela, ben consapevole che il precipitare della situazione all’Olimpico, dove l’assistenza è stata immediata, è stata quasi un accidente positivo considerato che Renzaccio va ancora a caccia e se avesse accusato un malore in quel contesto tutto sarebbe stato ancora più rischioso.
"Tra i primi a informarsi sulle sue condizioni di salute – conclude la nota Aiac – il ct Luciano Spalletti. La grande comunità degli allenatori abbraccia Renzo e lo aspetta presto al suo posto".
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