Un finale da bollino rosso. Bologna, dieci giorni caldi tra il Napoli e il mercato
Come un anno fa, si prospetta un’altra rivoluzione per chiudere l’estate. E la trasferta di domenica al ’Maradona’ potrebbe pesare sulle valutazioni. .
Il conto alla rovescia dice meno 10: dieci giorni alla fine del mercato, che per il Bologna si preannunciano caldissimi. Lo furono un’estate fa, quando nel rush finale di mercato arrivarono Calafiori, Kristiansen, Freuler, Saelemaekers, Fabbian, senza contare in concomitanza con l’arrivo del centrocampista fu ufficializzata la cessione di Arnautovic all’Inter e la promozione di Zirkzee a punta titolare e che arrivarono pure le cessioni di Schouten e Dominguez, che dovevano essere centrali.
Furono cinque, gli acquisti, negli ultimi dieci giorni, sei considerando Ndoye, nelle ultime due settimane. Il tutto senza l’acquisto della punta di riserva, che arrivò poi a gennaio (Castro e Odgaard). Avrebbe dovuto girare intorno ad altre dinamiche il mercato attuale, dopo la conquista della Champions: perchè fino a pochi giorni fa, la dirigenza rossoblù e lo staff tecnico hanno annunciato come prioritario solo l’arrivo del centrale di difesa in sostituzione di Calafiori, dato che di fatto Erlic è arrivato al posto di Ilic, giudicato non pronto. Ma data l’emergenza in mediana non si scarta l’ipotesi di un’occasione dell’ultimo minuto per inserire un centrocampista.
E non è finita. Perché il conto alla rovescia per gli esami di Cambiaghi dice meno due e se venerdì i riscontri dovessero confermare il pessimismo della prima ora circa le condizioni del neo acquisto (che rischia l’operazione ai legamenti del ginocchio sinistro dopo la distorsione accusata nel finale con l’Udinese) ecco che i rossoblù potrebbero tenere i fari accesi anche per un esterno d’attacco. Sono ore di riflessione, perché di potenziali esterni il Bologna ne ha comunque 4, tra Orsolini, Ndoye, Karlsson e Odgaard, ma Karlsson, oggetto misterioso della scorsa stagione, ha già accusato due infortuni in queste pre season, confermando la fragilità fisica emersa già nella passata annata, ed è rimasto a guardare con l’Udinese. Morale: il centrale è indispensabile e arriverà. Il centrocampista, da possibilità legato alle occasioni last minute, diventa sempre più probabile nella mente della dirigenza, che ha avuto nuovi contatti con il Sassuolo per Thorstvedt.
E l’esterno d’attacco? Lo si capirà venerdì, avute certezze su Cambiaghi. o forse dopo Napoli: perché a mercato aperto, anche i risultati possono incidere, aumentando o diminuendo le preoccupazioni Insomma. Un anno fa arrivarono cinque giocatori titolari negli ultimi quindici giorni. Quest’anno, complice l’infermeria, potrebbero arrivarne tre negli ultimi dieci: e sarebbe un’altra rivoluzione, dopo le partenze di Calafiori, Saelemaekers, Zirkzee, Kristiansen e l’assenza per infortunio al pronti via di Ferguson. Un anno fa la rivoluzione last minute fu foriera di un salto di qualità. Quest’anno è da vedere: in primis è da capire se il Bologna immetterà un’altra o altre due pedine, oltre al centrale indispensabile.
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