Un piano di rientro più soft Così il Bologna prova a far breccia sul tecnico

di MARCELLO GIORDANO -
3 giugno 2023

di Marcello Giordano

Il secondo round dell’incontro tra Thiago Motta, proprietà e dirigenza è andato in scena ieri pomeriggio, tra le 15 e le 16. "Incontro positivo", è quanto è filtrato da Casteldebole. Se, come pare dagli umori, avrà prodotto la fumata bianca relativa alle intenzioni di andare avanti insieme, magari lo si imparerà nella conferenza stampa post Lecce, ammesso che il tecnico non dribbli la domanda.

Ma per la dirigenza il futuro di Thiago non è questione aperta: vuoi perché il tecnico ha contratto per la prossima stagione, vuoi perché non ha mai posto condizioni tecniche per andare o rimanere, se non quella della chiarezza degli obiettivi da presentare alla piazza, in base a possibilità e piani.

Cresce l’ottimismo sulla prosecuzione del progetto e del percorso. Anche perché Joey Saputo ha preannunciato la possibilità di rivedere il famoso piano di rientro triennale. Dopo il saldo di +25 sul mercato, ne restano altrettanti da racimolare nei prossimi due anni, con cessioni e plusvalenze. Inizilmente pareva si andasse verso un nuovo +20 da collezionare nell’estate alle porte, almeno per pareggiare i 20 milioni che il Bologna sa già di dover pagare per rate di cartellini già acquistati nelle ultime stagioni, a cui si aggiungeranno i riscatti di Posch e Moro.

Ma in caso di difficoltà nel mercato alle porte, Saputo ha fatto sapere che il rientro potrebbe diventare di soli 10 milioni, spostandone 15 sulla prossima annata. Questo dovrebbe dare un po’ più di respiro agli uomini mercato, che saranno chiamati a rivoluzionare il Bologna per avviare un nuovo ciclo.

Perché Cambiaso è di ritorno alla Juventus, l’infortunio di Soumaoro apre una falla inattesa in difesa, con i quattro over 30 (De Silvestri, Medel, Sansone e Soriano) la dirigenza parlerà dopo Lecce, ma la sensazione è che si vada verso l’addio. Solo così sono già 6 le pedine da cambiare.

Ma potrebbe aggiungersi il mancato riscatto di Kyriakopoulos, Arnautovic sarà tema scottante dell’estate e del mercato, e poi ci sono i nodi dei contratti di Orsolini e Dominguez: firma, addio o la conferma a scadenza, qualora non arrivassero offerte da 20 milioni ciascuno.

L’idea del Bologna è di innestare calciatori tra i 23 e i 28 anni per formare la nuova ossatura: nuova ossatura che per Thiago dovrà ripartire da Lucumì, Posch, Ferguson e Schouten, aspettando di capire il finale della storia di Dominguez, che piace a Siviglia, Lazio e Fiorentina, con questi ultimi due club che hanno sondato il terreno anche per Orsolini, come pure il Milan.

Ma ci sarà da resistere agli inevitabili interessamenti che arriveranno per Schouten e Ferguson e con quest’ultimo si aprirà un tavolo di discussione per ritoccare il contratto da 250mila euro e provare così a blindarlo.

Arriva segnali positivi, in questa direzione, proprio dallo scozzese: "Per la prossima stagione non ho alcun dubbio: voglio continuare a giocare a Bologna, segnare più gol e vincere più partite possibile".

Ma a Casteldebole si punta anche all’acquisto di qualche giovane talento da far crescere alle loro spalle. Sarà un mercato che potrebbe veder arrivare diversi prospetti dall’estero, insomma, senza scartare l’idea di prestiti con diritti o obblighi di riscatto per spalmare su più stagioni i costi delle operazioni. Queste le nuove linee guida sancite nel nuovo incontro di ieri, che pare aver avvicinato ulteriormente Thiago Motta alla permanenza a Bologna.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su