Un sabato di tanta qualità. Beukema è sinonimo di sicurezza. Ingressi incisivi per Dallinga e Lyko. Dominguez prezioso senza brillare
L’esterno argentino meno spumeggiante, ma firma un assist. Prova di sostanza per Ferguson e Freuler. Ravaglia, incolpevole sul vantaggio del Monza, si dimostra attento nelle uscite. Miranda, gara diligente. .

Lewis Ferguson mette a sedere Daniel Maldini: due tra i protagonisti di ieri (Ansa)
Ravaglia 6. Non fa il miracolo sul gol di Maldini: ma non è una colpa. Poi una gestione del pallone con i piedi non esente da piccoli rischi, ma sinonimo di grande personalità. Sicuro nelle uscite.
Beukema 6,5. E’ il solito metronomo perfetto di una difesa che sbanda solo al 4’, quando però a risultare discutibile è tutto il posizionamento alto della squadra. Lascia a Djuric la soddisfazione platonica di vincere i duelli aerei a centrocampo, ma quando il bosniaco si avvicina alla porta non c’è trippa per gatti.
Lucumì 6. Si fa un po’ trovare nella terra di mezzo quando Ciurria libera Maldini davanti a Ravaglia: ma è un peccatuccio.
Miranda 6. Non spinge, non soffre dietro. E gestisce con diligenza quasi tutte le situazioni.
Freuler 6. Nel primo tempo sembra l’ombra di se stesso, probabilmente pagando dazio al recupero breve dalla sfida con l’Inter. Nella ripresa riprende in mano la squadra e domina la scena.
Ferguson 6. Non è il Ferguson ruggente che siamo abituati ad ammirare. Supplisce con la generosità alla qualità un po’ carente.
Odgaard 7,5. Vuoi la quantità? Ecco il massacrante lavoro in pressing in fase di non possesso palla. Vuoi la qualità? Ecco il colpo di biliardo del 2-1: controllo volante e pallone in buca senza nemmeno farlo rimbalzare sul terreno. Giocatore universale e oggi imprescindibile.
Dominguez 6. Questa volta il maghetto le magie le lascia nel cassetto. L’avvio di partita è un po’ titubante, ma strada facendo trova giocate utili, come il pallone che ‘allarga’ per Odgaard nell’azione del 2-1. Morale: si può essere costruttivi anche quando non ti riescono gli effetti speciali.
Castro 7. Il sesto gol in campionato è l’effetto combinato di furbizia e tecnica di come si attacca la porta. Poi, va da sé, il gol è un premio da dividere con Orsolini, che gli serve una palla telecomandata. Sta di fatto che l’erede di Zirkzee a gennaio vede la doppia cifra non lontana: non era scontato.
Dallinga 6,5. Si muove bene, fa le prove generali del gol di testa e poi ci va vicinissimo nel finale, quando Turati fa un mezzo miracolo.
Lykogiannis 6,5. Morbido assist per il 3-1 di Orsolini. E tanta sagacia tattica.
Ndoye 5,5. Trotterella: perché?
De Silvestri 6,5. Sfiora il gol da uomo d’area: glielo nega solo il palo.
Fabbian sv.
Italiano 7. Cambia sei titolari rispetto alla gara con l’Inter, ma anche l’altro Bologna gli offre certezze. La sua squadra dice 33 (il record di punti) e mostra di essere in grande salute.
Voto squadra 7
Massimo Vitali
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