Bologna, una porta da blindare per l’Europa: Lucumi-Beukema, serve la svolta

L’ultimo trend evidenzia un Bologna in difficoltà dietro: la difesa fu decisiva nella conquista della Champions

di MARCELLO GIORDANO
26 febbraio 2025
Jhon Lucumi, 26 anni: il colombiano non sta rendendo come previsto (Schicchi)

Jhon Lucumi, 26 anni: il colombiano non sta rendendo come previsto (Schicchi)

Bologna, 26 febbraio 2035 – Solidità difensiva cercasi. In casa Bologna, qualcosa si è rotto alla voce gol subiti: sempre di più da fine dicembre a questa parte. "Dobbiamo curare quei black out che rischiano di costarci carissimo", aveva detto Italiano al termine della rimonta sul Torino, in cui gli errori di Lucumi e una prodezza di Elmas (tunnel su Beukema e cucchiaio su Skorupski) erano costati due gol e il rischio ko.

Contro i granata i rossoblù hanno rimediato, a Parma no. Beukema e Lucumi sono una delle coppie più forti della serie A e giocatori ricercatissimi dalle big, eppure più di qualche passaggio a vuoto lo hanno accusato.

Ma la sensazione è che la questione vada oltre gli errori dei singoli che pure ci sono stati e hanno inciso moltissimo: 3 reti incassate dal Verona, due da Roma e Inter, una da Monza e Empoli, due da Torino e Parma: fanno 13 gol al passivo nelle ultime 9 uscite, con Lecce e Como come unici clean sheets. A dicembre, invece, i rossoblù ne avevano ottenuti 3 con Toro, Fiorentina e Venezia, subendo due reti dalla Juventus e aggiungendo lo 0-0 in casa del Benfica in Champions.

Il rendimento in fase di non possesso, aggressione e pressing, è calato: con esso quello globale della tenuta difensiva, che ha visto in Skorupski sempre uno dei migliori della retroguardia, a dimostrazione di come nel recente passato sia stato chiamato con continuità a interventi decisivi. Con 31 gol subiti il Bologna ha l’ottava difesa della serie A, non da Europa insomma. Solo la Lazio con l’undicesima difesa (34 reti al passivo) fa eccezione, tutte le squadre in corsa per l’Europa hanno numeri più bassi: Juve e Napoli hanno subito 21 reti, Inter 24, Milan e Atalanta 26, Fiorentina 28 e Roma 29.

C’è un altro dato che incide e non poco sulla classifica: delle 31 reti, 4 sono arrivate oltre il novantesimo, in pieno recupero. Macchiando il dato globale e togliendo soprattutto punti preziosissimi alla classifica: perché se il 3-0 di Simeone a Napoli nel recupero fu ininfluente, il 2-2 di Mbangula con la Juventus, l’1-1 di Samardzic con l’Atalanta e il 2-2 al Dall’Ara con la Roma siglato da Dovbyk su rigore, per un mani molto simile a quello di Beukema con il Parma sanzionato sempre da Abisso, hanno significato rimonte subite e 6 punti persi lungo la strada.

I gol subiti diventano 9 se si prende in considerazione l’ultimo quarto d’ora di gara e 19 sui 31 globali nei secondi tempi. Nessuna delle prime nove in classifica ha subito più gol del Bologna nei recuperi. A livello di lucidità, esperienza, scaltrezza, malizia, e di gestione dei finali insomma, il Bologna può e deve crescere. E deve farlo a livello di solidità difensiva, se intende tenere il passo per l’Europa in campionato.

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