Una volata da Champions. Bologna, calendario in salita. Otto big match per sognare

Dieci gare alla fine, sei squadre in 8 punti: i rossoblù con il cammino più ostico. Nel 2025 solo Ranieri ha fatto meglio di Italiano, che domenica aspetta la Lazio.

di MASSIMO VITALI
13 marzo 2025
Dieci gare alla fine, sei squadre in 8 punti: i rossoblù con il cammino più ostico. Nel 2025 solo Ranieri ha fatto meglio di Italiano, che domenica aspetta la Lazio.

Dieci gare alla fine, sei squadre in 8 punti: i rossoblù con il cammino più ostico. Nel 2025 solo Ranieri ha fatto meglio di Italiano, che domenica aspetta la Lazio.

Trenta punti sul piatto, sei squadre in lizza, sei calendari da soppesare ma quello del Bologna che ‘pesa’ tantissimo. In palio c’è il quarto posto che vale la Champions, ma anche i premi di consolazione non sono da disprezzare: un pass per Europa League e Conference League. Sapendo che incideranno alcune variabili. Chi vince la Coppa Italia ha diritto a un posto in Europa League, così come si aggiudica la Conference. Chi alza al cielo l’Europa League invece stacca un biglietto per la Champions e, nel caso di piazzamento in campionato tra le prime quattro, libera un quinto ‘slot’ per la stessa Champions.

Mille variabili (Roma, Lazio e Fiorentina, in campo stasera, renderanno il quadro più chiaro) e una sola certezza da cui partire: l’attuale classifica. Posto che le prime tre, Inter, Napoli e Atalanta, giocano una sorta di ‘triangolare lungo’ per lo scudetto, tra i 52 punti della Juve e i 44 del Milan (l’Udinese a 40, ancorché in splendida forma, ad oggi sembra molto lontana da prospettive d’Europa) c’è un cuscinetto di quattro squadre: la Lazio a 51 punti, il Bologna a 50, la Roma a 46 e la Fiorentina a 45.

Ricapitolando: dieci giornate alla meta e sei squadre racchiuse in otto punti. Una volatona a cui partecipa a pieno titolo il Bologna di Italiano, non foss’altro perché è la squadra che in questo inizio di 2025 è secondo per punti conquistati. Solo la Roma di Ranieri nelle 11 partite del nuovo anno solare ha incamerato più punti dei rossoblù: 27, contro i 22 del Bologna, i 21 della Juve, i 17 della Lazio e del Milan e i 13 della Fiorentina, giusto per circoscrivere il quadro alle sei duellanti.

Vista da Casteldebole è una volata entusiasmante ma con un coefficiente di difficoltà elevatissimo. Vero è che questo Bologna oggi non si pone limiti ed è in grado di battere qualsiasi big: resta il fatto che otto delle dieci avversarie che i rossoblù sfideranno da qui al 25 maggio sono inquilini della colonna sinistra della classifica.

C’era un tempo in cui i Bologna di Donadoni fissavano come obiettivo stagionale il raggiungimento anticipato dei salvifici quaranta punti e la possibilità aggiuntiva "di togliersi qualche soddisfazione con le grandi" (dichiarazioni testuali dal passato remoto rossoblù). Oggi quelle grandi il Bologna può sfidarle da pari a pari: sapendo che batterle vorrebbe dire incamerare punti pesanti.

Quello di domenica con la Lazio al Dall’Ara è il primo dei quattro scontri diretti che i rossoblù affronteranno da qui alla fine: a maggio seguiranno gli incroci Bologna-Juve, Milan-Bologna e Fiorentina-Bologna. Ma non è che aprile sia una passeggiata di salute. Tra l’andata e il ritorno della semifinale di Coppa Italia con l’Empoli il gruppo di Italiano nel prossimo mese sarà arbitro dello scudetto, dovendo affrontare in rapida sequenza Napoli (al Dall’Ara), Atalanta (a Bergamo) e Inter (di nuovo al Dall’Ara). Completano il quadro due viaggi nel Triveneto, avversari Venezia e Udinese, e l’ultima di campionato in casa col Genoa. Un calendario ricco di incroci pericolosi, come peraltro quelli di Roma e Lazio. Più abbordabile, sulla carta, il cammino della Juve: che però è la Juve in panne di Thiago. Sperar non nuoce.

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