Unico Santi si carica il Bologna sulle spalle
Dallinga convive con un problema fisico che ne condiziona l’impiego: Castro ’costretto’ a giocarle tutte. Ma aprile diventa un problema

Dallinga convive con un problema fisico che ne condiziona l’impiego: Castro ’costretto’ a giocarle tutte. Ma aprile diventa un problema
Santi per amore e per forza. Cavalcare l’entusiasmo che deriva dalla possibilità di una sua convocazione con la nazionale argentina è uno degli obiettivi di Vincenzo Italiano: ancor più in vista della trasferta in casa del Verona, dato che l’argentino, c’è da scommetterci, intende riscattare la sfortunata autorete che all’andata condannò il Bologna alla prima (e fin qui unica) sconfitta casalinga della stagione in pieno recupero proprio con l’Hellas.
Medita vendetta, Santi. E medita soprattutto di regalare e regalarsi due grandi prestazioni con Verona e Lazio che convincano il ct argentino Scaloni a trasformare la pre convocazione con l’albiceleste di Messi e Lautaro in una chiamata ufficiale.
C’è da augurarsi che i propositi si trasformino in realtà, perché Thijs Dallinga, l’olandese arrivato dal Tolosa per 15 milioni più 3 di bonus e il 20 per cento sulla futura rivendita, per raccogliere l’eredità lasciata da Joshua Zirkzee, continua a non essere al 100 per cento.
A una prima parte di stagione da oggetto misterioso, per l’attaccante si è aggiunto un infortunio nella zona che va dagli adduttori all’addome: insomma, l’area interessata è la stessa della pubalgia, anche se da Casteldebole fanno sapere che si tratta di un’altro problema. Dallinga è a disposizione, ma a scartamento ridotto e trascorre la settimana tra allenamenti con la squadra, sedute differenziate e terapie. E’ in gestione, insomma, con la speranza di riaverlo a pieno regime a inizio aprile, in vista del tour de force che definirà i contorni della stagione: semifinale di andata di Coppa Italia a Empoli, poi Napoli, Atalanta, Inter e ritorno di Coppa Italia al Dall’Ara e trasferta di Udine tra il primo aprile e fine mese. Tutte Castro non potrà giocarle. Fino ad allora è probabile di sì.
Ma sarebbe stato comunque una probabilità. Perché Castro è un titolarissimo di Italiano. Si è caricato sulle spalle l’attacco del Bologna prendendosi lui la pesante eredità di Joshua Zirkzee con una naturalezza non scontata per un ragazzo di appena 20 anni: e pensare che nel febbraio del 2024, quando sbarcò dopo il pre olimpico con l’Argentina sotto le Due Torri, Thiago Motta non era convinto che potesse essere il giocatore giusto nel posto giusto.
Poco più di un anno dopo, è tra i migliori 2004 d’Europa, con 9 reti e 8 assist stagionali (Zirkzee chiuse la scorsa stagione con 12 reti e 6 assist), sotto i riflettori di Inter, Milan e Atletico Madrid, solo per fare alcuni esempi di top club che hanno il suo nome sottolineato in vista dell’estate. In attesa di capire cosa accadrà, a godersi Santiago Castro sono il Bologna e Vincenzo Italiano, che lo sta valorizzando. E che dovrà spremerlo, verosimilmente, nel prossimo futuro, godendosene fame e crescita: "Con il Cagliari ha toccato 40 palloni e quando hai una punta così coinvolta poi è un bell’andare. Ha fatto un grande partita", ha detto Italiano dopo l’ultima uscita, chiusa senza gol. Ma lo ha ritrovato con il Milan.
E punta ad aggiungerne uno alla collezione a Verona: per la personale vendetta e per prendersi anche la nazionale argentina.
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