Vincenzo Italiano e il Bologna pronti a sfidare la maledizione in finale di Coppa Italia
Il Bologna di Vincenzo Italiano cerca di rompere la maledizione delle finali contro il Milan nella Coppa Italia.

Bologna, Italy, September 2019 - Aerial view of Renato Dall'Ara Stadium
TassiIl perdente di successo. Certe etichette si appiccicano addosso come una maledizione, una seconda pelle. Succede a Vincenzo Italiano, leader di un Bologna che aspira a vincere un trofeo dopo 51 anni. La finale di Coppa Italia di mercoledì a Roma, con il grande esodo dei trentamila tifosi rossoblù, diventa l’occasione per cancellare quell’etichetta maligna.
In vita sua il nostro Montalbano della panchina ha vinto i playoff di ogni categoria, ha centrato la promozione con Trapani (dalla C alla B) e Spezia (dalla B alla A). Ma nelle tre finali della sua vita, conquistate con la Fiorentina (due Conference League e una Coppa Italia), è rimasto sempre a bocca asciutta.
Non c’è da stupirsi che l’uomo di Ribera stia giocando tutte le sue carte sulla finale di Roma. Da oltre un mese dosa presenze e rotazioni fra titolari e seconde linee, dribblando infortuni, squalifiche e cali di forma.
Nella sfida di San Siro ha giocato in partenza con solo quattro uomini della formazione base, lasciando a casa Ndoye, Odgaard e Holm. Sono gli assi che conta di calare a Roma per ridare al suo Bologna la spinta vincente e ritrovare la brillantezza espressa nella sfida con la Lazio, il vero manifesto del calcio di Italiano. Se la sua banda esprimesse quel livello di gioco e di concentrazione, per il Milan sarebbe davvero dura.
Con i titolarissimi e con un auspicabile ritorno di Castro al centro dell’attacco, il Bologna può giocarsi al meglio le sue carte, specie se saprà prevenire gli inserimenti in velocità delle frecce milaniste (compreso il recuperato Leao), capaci di fare breccia in qualsiasi difesa.
Quanto alla maledizione da finale, Italiano ha un precedente importante a cui ispirarsi: quello di Gasperini. Dopo una serie di bocciature sul filo di lana, la sua Atalanta ha vinto la finale di Europa League. Se il Bologna aspira a entrare nel recinto dei grandi club, questo è il momento giusto per imitare Gasp.
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