Vincenzo Italiano, i patti dietro l’intesa con il Bologna: sarà una squadra più competitiva

La società, che ha accettato l’aumento di ingaggio, chiara con l’allenatore: tutti i giocatori cedibili in caso di super offerta. Il ricavato di ogni eventuale cessione, però, sarà reinvestito per rafforzarsi. Scatta la partita dei rinnovi. Intanto Calabria saluta: “Grazie, è stato bellissimo”

di MARCELLO GIORDANO
29 maggio 2025
Dan Ndoye e Joey Saputo festeggiano all’Olimpico di Roma il 14 maggio

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‘Ha tirato la corda’, Vincenzo Italiano: convinto che la mossa, possa servire a tirare la volata al Bologna in chiave futura e del mercato alle porte. Nelle cifre relative al rinnovo di contratto c’è una sorta di garanzia non certa ma richiesta. Perché il Bologna, un anno fa, optò per fare del tecnico l’uomo più pagato, anche per lanciare un messaggio allo spogliatoio, qualora fossero arrivati momenti duri, che poi si sarebbero verificati al pronti via: la società non avrebbe scaricato facilmente il tecnico, pagato 2,3 milioni netti all’anno, 300mila euro in più di Orsolini, uomo più pagato della rosa.

Alzare il proprio ingaggio, per Italiano, significa dare un margine al club sui giocatori che arriveranno in estate: ovvero non necessariamente giocatori come Castro e Dominguez e Pobega, da 500, 400 e un milione di euro, ma da qualcosa di più. Anche perché il Bologna non derogherà dalla sua politica: insomma, dovessero arrivare offerte irrinunciabili, in primis per Ndoye e Lucumi, gli uomini in predicato per rendimento (il primo) e scadenza di contratto (al 2026 il colombiano) di poter essere ceduti, il club incasserà. Due o tre cessioni, insomma, sono da mettere in preventivo. La dirigenza ha però garantito che quanto incassato potrà essere reinvestito: ovvio che dopo una Coppa Italia, in un club che punta a entrare in pianta stabile nel giro europeo, Italiano punti alla possibilità di alzare il monte ingaggi.

Perché il Bologna quest’anno ha fatto un’impresa, rimanendo in corsa per la Champions fino a due giornate dalla fine e vincendo la Coppa Italia con l’undicesimo monte ingaggi della A: ovvio che alzare il monte ingaggi significherebbe pure poter puntare a calciatori più pronti al pronti via e di qualità superiore.

Da una parte ha la garanzia rappresentata da Sartori, capace di pescare talenti a basso costo come Dominguez da valorizzare e sulla valorizzazione dei talenti le parti concordano: dall’altra, per stare ad alto livello, il tecnico esige garanzie di giocatori pronti ed ecco spiegato il lauto aumento di ingaggio richiesto ed ottenuto, garanzia di come il club intenda proseguire il percorso di crescita iniziato investendo cifre maggiori sugli stipendi. Anche perché ci saranno partite relative ai rinnovi nell’estate alle porte: Skorupski e Freuler, in scadenza, con ingaggi da 800mila euro più bonus a un milione.

Ma non solo: tra i giocatori da 800mila euro a stagione c’è Beukema, che piace a Liverpool, Inter e Napoli: annata e ultime giornate raccontano come con l’olandese il Bologna abbia una solidità difensiva di un certo tipo e per sperare di poterlo trattenere in virtù di possibili offerte irrinunciabili per il club e il diretto interessato ci sarà da proporre un prolungamento con adeguamento a sei zeri, al pari dei più pagati della rosa. Un anno fa, sfumò il colpo Hummels tanto per le bizze e le indecisioni del tedesco quanto per l’ingaggio, che sarebbe stato superiore a quello di Italiano.

Intanto ieri Calabria ha fatto un post che sa di addio: "Grazie Bologna, è stato bellissimo".

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