Voglia matta Bologna e Immobile vicinissimi

Martedì il Besiktas si raduna e Ciro non ha intenzione di presentarsi: l’accordo di buonuscita è a un passo. I rossoblù attendono

di MASSIMO VITALI
29 giugno 2025
Martedì il Besiktas si raduna e Ciro non ha intenzione di presentarsi: l’accordo di buonuscita è a un passo. I rossoblù attendono

Martedì il Besiktas si raduna e Ciro non ha intenzione di presentarsi: l’accordo di buonuscita è a un passo. I rossoblù attendono

Mettiamola così: il Bologna ha una voglia matta di scoprire se Immobile a 35 anni sia ancora Ciro il Grande e Immobile una voglia ancora più matta di tornare a misurarsi con una Serie A che anche dalle rive del Bosforo evidentemente conserva il suo irresistibile appeal. Se due parti si vogliono con tale intensità che cosa manca per celebrare il matrimonio? La terza parte in commedia, che nel caso di Immobile è il Besiktas. Anche se ogni ora che passa l’accordo tra Immobile e il suo quasi ex club turco si avvicina a grandi falcate, tanto che il Bologna spera che la fumata bianca possa arrivare già nella giornata di domani, non foss’altro per non mettere Immobile nella scomoda situazione di doversi presentare al raduno del Besiktas, fissato per martedì.

Diplomazie alacremente al lavoro e lancette dell’orologio che corrono per un affare che i più danno per virtualmente già chiuso. Del resto l’intesa del Bologna con l’ex attaccante della Lazio è totale: un anno di contratto più opzione per il secondo a una cifra che, tra parte fissa e parte variabile, arriva serenamente ai 2 milioni netti a stagione (il tetto fissato da Casteldebole). Poiché però Immobile con il club turco ha ancora un anno di contratto che gli garantirebbe 6,5 milioni di stipendio l’agente del calciatore anche ieri ha dialogato fitto coi dirigenti del Besiktas per trovare la quadra attorno alla buonuscita.

L’ultima versione in arrivo dal Bosforo parla di accordo ormai raggiunto attorno ai 2,5 milioni (più una serie di pendenze contrattuali che il calciatore legittimamente vuole vedersi riconosciute), uno scivolo che renderebbe davvero morbido l’atterraggio sul pianeta rossoblù del calciatore che è ancora l’icona vivente del gol. Immobile ne ha segnati 304 in 579 partite con le maglie dei club che ha indossato in carriera, vincendo per quattro volte il titolo di capocannoniere della serie A. Con le motivazioni a mille, un fisico integro e la patente di spietato finalizzatore d’area che lo ha sempre contraddistinto, Ciro ha le stimmate del tassello giusto da inserire in attacco per supplire ai pochi gol segnati la scorsa stagione dalla coppia di centravanti Castro-Dallinga. Dice: la classe non è acqua ma a 35 anni può scorrere (e correre) meno intensamente.

Vale poi la pena di ricordare che su queste zolle nel 2017 atterrò un altro trentacinquenne che avrebbe scritto pagine da manuale dell’attacco: Rodrigo Palacio. L’argentino aveva appena chiuso la sua avventura all’Inter e decise di ritagliarsi in rossoblù un’appendice dorata di carriera. Sono state quattro stagioni di alto magistero, perché come sapeva far girare il ‘Trenza’ l’attacco rossoblù nessuno mai.

Ergo: basterebbe anche un Immobile a scartamento ridotto per surrogare Castro e Dallinga, portando in dote a Italiano quella decina di reti che nell’ultima stagione è mancata dai centravanti di ruolo. Unica avvertenza: il Bologna ha fretta di siglare queste nozze e non vuole andare oltre i primi giorni della settimana che si apre domani. Morale: con Immobile sembra tutto fatto ma se il Besiktas dovesse tirarla per le lunghe, Sartori e Di Vaio si butterebbero su altre soluzioni. Perché il raduno è dietro l’angolo. E con Dallinga convalescente l’unico ‘nove’ pronto oggi è Castro.

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