Panchina Brescia Calcio, spunta l’ipotesi Mimmo Toscano
Il presidente Cellino non vuole arrendersi ed è deciso a continuare la sua lotta per far rimanere in B le Rondinelle, ma le possibilità si stanno restringendo sempre più e si comincia a pensare ad un tecnico vincente in serie C come l'ex FeralpiSalò

Massimo Cellino, presidente del Brescia
Brescia, 13 giugno 2023 – Sono i giorni che decideranno il futuro immediato del Brescia, anche se la strada che porta all’immediato in serie B si sta facendo sempre più stretta e difficile da percorrere. In questo senso la sentenza del Tribunale di Reggio Calabria, che ha omologato il piano di ristrutturazione dei debiti della Reggina, offre alla società amaranto la possibilità di sistemare la sua posizione e di riuscire ad iscriversi al torneo cadetto (anche se sarà necessaria una corsa contro il tempo per espletare tutti gli adempimenti entro una settimana).
Allo stesso modo sembra in via di soluzione anche la questione legata alla Sampdoria, che dovrebbe potersi presentare regolarmente alla partenza della prossima serie B, con la conseguenza che, giocoforza, le Rondinelle dovranno ripartire con tutta probabilità dalla serie C.
Una conseguenza, questa, non di poco conto anche per la costruzione della nuova squadra, visto che la categoria di appartenenza rischia di influire (e non poco) sulle mosse della società biancazzurra.
Un discorso che vale, ad esempio, per la panchina, che nelle ultime ore ha visto porsi in pole-position Fabio Caserta, ma sia lui che Massimiliano Alvini, le cui possibilità sembravano in costante salita, sembrano più orientati verso una serie B, piuttosto che all’idea di ripartire dalla C. In questo senso anche Attilio Tesser e Cristian Bucchi sembrano finiti in stand-by, mentre opzioni come gli ex Ivan Javorcic e Aimo Diana non danno l’impressione di essere mai veramente partite.
In questa situazione sta prendendo quota una soluzione che potrebbe trasformarsi in quella vincente, visto che il Brescia sta guardando con crescente interesse a Mimmo Toscano. Un allenatore, che tra l’altro ha già lavorato con la FeralpiSalò, che conosce molto bene la C e che viene considerato un top della categoria. Potrebbe diventare lui la prima scelta per far ripartire le Rondinelle che, in questo momento che vede l’inizio del lavoro del ds Castagnini, sono costrette a fare i conti con un organico non solo tutto da definire, ma che rischia di perdere i suoi elementi migliori e di non avere punti di riferimento consolidati.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su