Caos Var, fischia Zappi: “Non soddisfatti, ok a modifiche del protocollo”

Dopo gli ultimi casi in serie A il presidente dell’Aia apre a un nuovo regolamento: “Non si può imputare agli arbitri di aver seguito le norme, tutto però ora passa dall’Ifab”

di LUCA RANUZZI
12 febbraio 2025
Sotto accusa il protocollo che stabilisce i confini di intervento del Var

Sotto accusa il protocollo che stabilisce i confini di intervento del Var

Roma, 12 febbraio – Intervenuto in occasione della consegna del Premio Bearzot, il numero uno dell’associazione italiana arbitri apre la strada verso una modifica del regolamento in seguito alle diverse polemiche sorte durante l’ultima giornata di A. Si pensi all’angolo che non c’era in favore dell’Inter contro la Fiorentina, o anche al rigore assegnato poi alla stessa Viola per un fallo di mani discutibile. O al rosso dato a Tomori del Milan contro l’Empoli, con una seconda ammonizione che è scattata in seguito a un fuorigioco non rilevato.

Si fa sentire il presidente dell’associazione italiana arbitri Antonio Zappi dopo gli ultimi scottanti episodi arbitrali. Il numero uno della classe arbitrale non ha digerito le ultime polemiche, con il Var in realtà impossibilitato ad intervenire per decidere di situazioni non contemplate nello specifico regolamento.

''Soddisfatti? Ovviamente no – dice Zappi – c'è qualche problema e non possiamo negarlo. Ma non si può imputare al mondo arbitrale di aver applicato un protocollo rigido”, ha puntualizzato. Dichiarandosi poi fautore di un’apertura nei confronti di un eventuale modifica del regolamento per risolvere questi problemi, anche se tale decisione non spetta soltanto e direttamente all’Aia. “Se l’Ifab deciderà di modificare il protocollo, noi ci adegueremo – ha proseguito – quando deciderà di aggiornare lo strumento che consente di garantire la regolarità di gioco, noi lo faremo ben volentieri. Da parte nostra c'è massima apertura”. Tutto ora resta nelle mani dell’organo che stabilisce le regole del pallone, con la possibilità molto ventilata nelle ultime ore di arrivare alla soluzione di introdurre il Var a chiamata, che avrebbe raccolto il consenso anche di altri ex direttori di gara come l’italiano Tiziano Pieri, il quale per evitare un intervento massiccio della tecnologia in campo e lo spezzettamento eccessivo del gioco, auspica che si possa concedere una serie di chiamate al capitano o all’allenatore di ognuna delle due squadre in campo.

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