Ceferin critica le infrastrutture calcistiche italiane: "Una vergogna"
Il presidente Uefa Aleksander Ceferin critica duramente le infrastrutture calcistiche italiane e auspica interventi concreti.

Aleksander Ceferin, a destra, con il presidente della Figc Gabriele Gravina
A Milano è quasi di casa Aleksander Ceferin, il presidente della Uefa. E l’Inter è fra le squadre che guarda con simpatia e ammirazione, perché "è una squadra esperta, con un ottimo allenatore ed eccellente organizzazione tattica". Non sono però parole al miele quelle che la più alta carica calcistica europea, dopo che è stata recentemente bocciata la candidatura di San Siro per la finale di Champions del 2027, riserva all’Italia del pallone in generale. La “bordata“ è sull’argomento infrastrutture. "Quelle legate al calcio sono una vergogna – dice senza troppi giri di parole Ceferin ai microfoni di Sportmediaset –. L’Italia è uno dei paesi più grandi dal punto di vista calcistico, con Mondiali, Europei e Champions League vinti. Allo stesso tempo, però, rispetto ad altre importanti nazioni calcistiche, avete le infrastrutture peggiori. Di molto".
L’attacco è durissimo, le parole pesano come macigni, il numero uno di Nyon non accetta che il tema sia così trascurato e oggetto di interminabili diatribe senza mai arrivare ad una soluzione concreta. "Voglio essere sincero, sono un po’ stufo di queste discussioni italiane sugli stadi, perché restano sempre e solo discussioni. Spero che il vostro paese faccia qualcosa per gli stadi, i club hanno bisogno di un aiuto dal governo e dalle istituzioni. I privati devono investire. È arrivato il tempo di agire, perché la situazione è pessima". Detto da un dirigente che gira l’Europa in lungo e in largo la cosa fa un certo effetto. Ceferin usa il bastone e la carota, si ammorbidisce quando auspica l’intervento della Figc e lascia le porte aperte ad un evento cui da tempo si sta lavorando: "Ho molta fiducia in Gravina, il mio primo vicepresidente. Farà tutto il possibile per colmare il gap e sono certo che l’Italia ospiterà l’Europeo del 2032.
Il ritorno in Italia della massima autorità calcistica continentale è stata anche l’occasione per un primo bilancio della stagione con la nuova formula della Champions League (che potrebbe subire dei ritocchi, ad esempio consentire alle prime 4 del girone di giocare sempre in casa il ritorno negli scontri diretti), tra “appeal“ e portata degli eventi proposti su cui ci sono stati confronti con le più prestigiose leghe calcistiche del continente: "Siamo più che soddisfatti. Il nuovo “format“ ha avuto un super successo, tutti quelli che amano il calcio hanno capito che questa stagione è stata fantastica. Abbiamo avuto partite incredibili, e alcune grandi squadre hanno rischiato di essere eliminate già nel maxigirone. Penso che chi abbia criticato ora abbia compreso di aver sbagliato…",l’affondo di Ceferin.
Il quale però manifesta delle perplessità sull’altra grande novità della stagione 2024-2025, il Mondiale per club fra poco più di un mese negli Stati Uniti: "Il torneo non è ancora partito, ma siamo al limite. I giocatori si lamentano per il numero di partite, e hanno ragione. Il calendario è saturo. I club vogliono più gare per aumentare i ricavi, ma allo stesso tempo i giocatori rischiano infortuni. È un paradosso...". Chiosa finale su Var: "È uno strumento utile, ma perfettibile. Anche io qualche volta mi lamento, serve chiarezza...".
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