Dove vedere Inter-Psg in tv (anche in chiaro). Ultime sulle formazioni, dubbio Inzaghi in difesa

I nerazzurri in finale di Champions con la Thuram-Lautaro Martinez davanti. Luis Enrique con il ballottaggio tra Barcola e Doué: le probabili formazioni della finale tra Inter e Psg. Diretta sia a pagamento che in chiaro

di MANUEL MINGUZZI
30 maggio 2025
Lautaro Martinez e Simone Inzaghi

Lautaro Martinez e Simone Inzaghi

Monaco di Baviera, 30 maggio 2025 – Sei finali giocate, tre vinte. A Monaco di Baviera, l’Inter giocherà la sua settima finale di Champions League (una volta Coppa dei Campioni), per avere un bilancio positivo e chiudere la stagione facendo la storia. Non sarà Triplete, ma diventare campioni d’Europa darebbe all’Inter quella ciliegina sulla torta mancata nel 2023 contro il Manchester City. Dall’altra parte il Psg delle spese pazze, dal 2018 investiti sul mercato in entrata 1.3 miliardi di euro, ma giunto all’atto finale senza il grande nome di richiamo dopo un passato di cocenti eliminazioni con i vari Messi, Neymar e Mbappé. Insomma, da un lato Beppe Marotta, il presidente in rappresentanza di Oaktree, dall’altro Al Khelaifi, il proprietario sceicco che non ha badato a spese. In campo, Lautaro da una parte, Kvara dall’altra, in panchina sfida succosa tra il 3-5-2 di Inzaghi e il 4-3-3 di Luis Enrique. Tutto in una notte, con la differenza che il Psg in stagione di trofei ne ha vinti, ennesimo Scudetto, mentre l’Inter rischia di rimanere a zero tituli.

Le probabili formazioni

Inzaghi ha a disposizione tutti i pezzi da novanta della rosa, ma si conserva un dubbio per la difesa. Davanti a Sommer, ballottaggio tra Pavard e Bisseck, col francese in vantaggio, poi i confermatissimi Acerbi e Bastoni a completare il reparto. Passando a centrocampo, Calhanoglu sarà il perno centrale, al suo fianco Barella e Mkhitaryan, con Dimarco e Dumfries esterni a tutta fascia. In avanti, si riparte dalla Thu-La composta da Lautaro e Thuram, mentre sarà assente Correa escluso dalla lista Uefa. Un solo dubbio anche nel Psg. Nel 4-3-3 di Luis Enrique giocheranno Hakimi, l’ex, assieme a Marquinhos, Pacho e Nuno Mendes, poi a centrocampo Neves, Vitinha e l’ex Napoli Fabian Ruiz, mentre in attacco ballottaggio Barcola-Doue, in vantaggio il primo, con Dembele e Kvara a completare il reparto. Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro Martinez, Thuram. All. Inzaghi. Psg (4-3-3): Donnarumma; Hakimi, Marquinhos, Pacho, Nuno Mendes; Joao Neves, Vitinha, Fabian Ruiz; Barcola, Dembelè, Kvaratskhelia. All. Luis Enrique.

Le sei precedenti finali nerazzurre

Quella che si appresta a disputare sabato 31 maggio a Monaco di Baviera è la settima finale di Champions League della storia dell’Inter, a distanza di 61 anni dalla prima. Era il 27 maggio 1964 e a Vienna l’Inter di Mazzola, doppietta, sconfisse il Real Madrid di Di Stefano e Puskas per 1-3 (in gol anche Milani e Felo). Fu un enorme successo griffato dal genio di Helenio Herrera in panchina, che si ripetè due anni più tardi a Milano, con la vittoria 1-0 sul Benfica di Eusebio. Decisivo un gol di Jair al 42’. Era il 27 maggio 1965 e l’Inter arrivò a quel successo con una clamorosa rimonta in semifinale contro il Liverpool. I reds, infatti, vinsero 3-1 all’andata, ma nel ritorno a Milano i nerazzurri di Herrera prevalsero 3-0. Dopo due vittorie, però, arrivò anche la prima sconfitta. Il 25 maggio 1967, a Lisbona, l’Inter andò incontro alla sconfitta contro il Celtic Glasgow di Stein e in grado di rimontare il vantaggio di Mazzola al 6’ con le marcature di Gemmell al 62’ e Chalmers all’83’. Fu, quella, la fine dell’era Herrera fatta di tre Scudetti, due Coppe Campioni e due Coppe Intercontinentali. Passarono cinque anni per rivedere l’Inter in finale, ma fu ancora sconfitta. La squadra di Invernizzi, con Mazzola e Boninsegna davanti, si fermò al cospetto del talento immenso di Johan Cruijff, che con una doppietta diede all’Ajax la Coppa Campioni nella finale di Rotterdam il 31 maggio 1972. E qui, dopo un lungo periodo di digiuno, ben 38 anni, si arriva fino al 2010, l’anno del Triplete. La resistenza a Barcellona in semifinale, dopo il 3-1 dell’andata, vale la finale per Mourinho e i suoi, straordinario Julio Cesar, e l’appuntamento con il Bernabeu di Madrid contro il Bayern Monaco. Il resto, è storia nota. La doppietta di Milito consegna all’Inter la terza Champions della storia e quel 22 maggio rimarrà per sempre indelebile nella mente dei tifosi interisti. Il coronamento di una stagione ineccepibile con anche Scudetto e Coppa Italia. L’ultima finale Champions, come noto, è stata quella di Istanbul il 10 giugno 2023. Un gol di Rodri al 68’ bastò a Guardiola per consegnare al Manchester City la sua prima Coppa Campioni della storia. All’Inter di Inzaghi, il rammarico di una ottima partita e qualche occasione sciupata, aspetti su cui il tecnico avrà lavorato in vista dell’appuntamento di sabato. Il saldo, oggi, è di tre a tre nelle finali Champions.

Le parole di Inzaghi

Simone Inzaghi, però, rischia di chiudere la stagione con zero trofei e questo potrebbe portare alla fine di un ciclo tecnico e con una importante offerta araba sul piatto. Nel media day interista, l’allenatore ha parlato così del momento nerazzurro all’appuntamento con la storia: “C'è delusione per lo scudetto perso, è stato un duro colpo ma guardiamo avanti facendo i complimenti al Napoli – le sue parole – Adesso dobbiamo pensare alla finale di sabato, che può rappresentare un traguardo storico. Vincere o perdere fa tutta la differenza del mondo. Finale 2023? C’è ancora grande emozione per quel percorso, ora ci manca un ultimo passo per entrare nella storia”. Inzaghi, poi, si fida dei suoi ragazzi. A loro il cuore non manca: “Sarà determinante e la squadra ce l’ha sempre messo – ancora Inzaghi – Sono orgoglioso di allenare questo gruppo e affronteremo un grandissimo avversario come lo sono stati Bayern e Barcellona. Servirà gestire bene i momenti di difficoltà”. Per il tecnico, c’è la necessità di far capire alla squadra che una vittoria in Champions cancellerebbe, con un colpo di spugna, la sconfitta nella volata tricolore: “Sono stati quattro anni fantastici, la squadra sa tutto, ha senso di appartenenza e abbiamo vissuto gioia e lacrime, ma guardiamo avanti col petto in fuori”.

Orari tv

La finale di Champions League si gioca sabato 31 maggio alle ore 21 a Monaco di Baviera e avrà doppia diretta tv. A pagamento, sarà Sky Sport a trasmettere la gara tramite i canali 201 e 202, in streaming su Sky Go e Now. In chiaro, invece, diretta su TV8, che può trasmettere la partita in ottemperanza alle regole dell’AgCom sugli eventi di interesse nazionale. I telecronisti saranno Fabio Caressa e Beppe Bergomi. Leggi anche - Juve, caccia al nuovo tecnico: sfumato Conte ora c'è Gasperini in pole

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