Inter epica a San Siro: Barcellona battuto 4-3. E' in finale di Champions

Partita eroica a San Siro. L'Inter va avanti di due gol ma si fa rimontare fino al 2-3, Acerbi manda tutto al supplementare all'ultimo secondo poi Frattesi manda Inzaghi in finale. Ultimo atto a Monaco di Baviera il 31 maggio

di MANUEL MINGUZZI
6 maggio 2025
Lautaro Martinez

Lautaro Martinez

Milano, 6 maggio 2025 - L'Inter ha riscritto la storia. A suo modo. I nerazzurri compiono una impresa eroica a San Siro contro il Barcellona, vincendo per 4-3 e qualificandosi alla finale di Champions League il 31 maggio a Monaco di Baviera. Solo da Pazza Inter poteva arrivare un successo simile. Lautaro e Calhanoglu nel primo tempo per il momentaneo due a zero, ma nella ripresa il Barcellona sale in cattedra e ribalta tutto fino al 2-3 all'87' con Raphinha. Ma c'è Acerbi, che da centravanti consumato manda tutto ai suppplementari all'ultimo secondo. Poi, il solito gol decisivo di Frattesi al 99' per il 4-3 che fa esplodere di gioia San Siro sotto una pioggia che ha reso ancora più stoica la serata da leoni dei nerazzurri.

Le pagelle del match

Lautaro e Calhanoglu nel primo tempo

Tutto confermato nelle formazioni iniziali. Inzaghi ritrova Lautaro e ricompone la Thu-La con Thuram, negli altri reparti giocano i titolarissimi con il solo Pavard fuori (gioca Bisseck). Nel Barcellona è fuori Koundè, c’è Garcia, mentre davanti scelte classiche con Yamal, Olmo e Raphinha a sostegno di Ferran Torres. Partenza ad alto ritmo per entrambe le squadre, che si pressano a vicenda e con baricentro alto. Da un lato è Ferran Torres a far partire la pressione, dall’altro è Barella che si alza sull’impostazione dei centrali blaugrana. Il Barcellona prende possesso della palla, come suo solito, ma l’Inter non vuole farsi schiacciare dietro per non soffrire troppo in fase difensiva. Gli spazi, come sempre, ci sono sulle fasce, perché i catalani giocano stretti in zona palla e gioco forza devono concedere uno sfogo esterno. I nerazzurri hanno una occasione con Thuram, lanciato da Lautaro, con Szczesny che ferma tutto in uscita, ma in ogni caso era offside e un eventuale gol sarebbe stato annullato. Squillo interista al 21’. Barella ha l’idea giusta, sombrero a un difensore e poi sinistro ma Szczesny mura. E’ il preludio al gol, che arriva pochi secondi dopo. Imbucata celestiale di Dimarco per Dumfries, che è intelligente a servire Lautaro tutto solo: 1-0 al 22’. Il Barcellona reagisce immediatamente con una incursione di Pedri che genera una mischia in area, ma Acerbi è al posto giusto davanti a Sommer. Occasionissima Barcellona al 34’, su un cross morbido di Garcia c’è Ferran Torres sul secondo palo che è ben controllato da Bisseck, abile a evitare un facile tocco da due passi. La squadra di Inzaghi non si arrocca dietro e con coraggio continua a pressare in avanti; Mkhitaryan ha la palla sul destro dal limite dell’area:,conclusione di pochissimo a lato. Al 41’ un’altra chance. Il Barcellona sbanda in difesa e da una rimessa laterale di Dumfries la palla giunge a Calhanoglu in area, tra l’altro da posizione ottimale, ma il sinistro di prima intenzione si spegne malamente sul fondo. I nerazzurri arrembano e lo stadio risponde. Al 43’ terzo contropiede Inter in pochi minuti, stavolta per la fuga di Lautaro che viene steso da Cubarsi in area. Marciniak dice ‘palla’ ma il Var richiama all’on field review: penalty netto. Sul dischetto va Calhanoglu che con freddezza sigla il raddoppio. Boato a San Siro.

La rimonta del Barcellona, ma Acerbi e Frattesi mandano l'Inter in Paradiso

Il Barcellona prova ovviamente a gettarsi in attacco a inizio ripresa, ma concede spazi in contropiede che l’Inter non sfrutta a dovere soprattutto con Thuram. Peccato. Al 52’, su una punizione dalla trequarti, sbuca la testa vincente di Acerbi che sigla il terzo, ma la difesa del Barcellona aveva già fatto scattare la trappola del fuorigioco. Si resta così. Gli ospiti, allora, accorciano al 54’. L’Inter è sfortunata su un paio di rimpalli, ma il destro al volo di Garcia è prelibato e si infila nel sette. Inzaghi va subito con un cambio, dentro Augusto per Dimarco, ma il correttivo non funziona. Al 56’ un miracolo di Sommer salva Inzaghi. L’Inter prende contropiede tre contro uno da corner a favore, ma il portiere elvetico fa una paratissima su Garcia, che ci mette un po’ di complicità solo davanti alla porta. Il gol è nell’aria, arriva al 60’. I nerazzurri sono alle corde e capitolano su un colpo di testa sul secondo palo di Dani Olmo per il 2-2 che ammutolisce il Meazza. Le sbandate interiste proseguono e Calhanoglu perde un brutto pallone sulla trequarti e costringe Mkhitaryan a stendere Yamal: per Marciniak è rigore, ma il contatto è fuori area e il Var lo corregge di nuovo. Sospiro di sollievo. Servono altri cambi, fuori Martinez e Bisseck per Darmian e Taremi, serve una svolta. E’ un secondo tempo di grande sofferenza perché l’Inter è sulle gambe, non ha l’intensità di inizio partita mentre gli uomini di Flick sono dappertutto e accerchiano gli interisti in ogni zona di campo. La riaggressione non dà fiato e il Barcellona sente odore di grande rimonta. Yamal si accende all’improvviso e scaglia un sinistro a giro su sui Sommer compie il secondo miracolo della serata. Servono altre energie fresche e tocca a Zielinski e Frattesi, ma è dura. Flick si gioca la carta Fermin Lopez al posto di Dani Olmo. E’ pathos totale con i supplementari dietro l’angolo, ma le emozioni sono ancora tante. Il Barcellona, infatti, passa a tre dalla fine. Barella è prima bravo a fermare Yamal, ma poi perde immediatamente palla ed è fatale, perché l’azione sfocia a sinistra dove Raphinha trova le mani di Sommer e poi sulla ribattuta la infila all’angolino: 2-3. L'Inter prova a gettarsi in avanti per il recupero, soprattutto con palle in the box, ma in contropiede Yamal sfiora il quarto colpendo il palo di sinistro. L’Inter, però, non è morta e al 94’, all’ultimo assalto, trova il 3-3: Acerbi, che si è fermato in area, si traveste da centravanti e gira in rete il cross teso di Dumfries. Miracolo a San Siro. Ai supplementari prevale la stanchezza, con il Barcellona che continua ad avere palla e l’Inter a difendere e ripartire, con le poche forze rimaste. Con i nerazzurri, si sa, può sempre succedere qualcosa. Thuram mette al servizio della squadra tutto quello che ha, semina Araujo poi sponda di Taremi e sinistro in buca d’angolo di Frattesi. Meazza in visibilio: 4-3 al 99’. Nel secondo supplementare Flick getta nella mischia un altro attaccante, che è Pau Victor, e all’Inter tocca soffrire fino alla fine, così Inzaghi va con De Vrij per il serrate finale. Al 109’ Szczesny salva il Barcellona su Frattesi, ma probabilmente era offside, mentre al minuto 114, il migliore in campo, cioè Sommer, compie il terzo miracolo mettendo la manona sul sinistro a giro di Yamal. Parata straordinaria. Le ultime palle in area del Barcellona sono preda di De Vrij, che è tentacolare su tutto quello che passa dalle sue parti. Al 122' Mariciniak fischia la fine. L'Inter è in finale di Champions League. Che impresa.

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