Inter, è gran finale. Sfida di stelle col Psg, la Champions in palio

Dopo 15 anni i nerazzurri possono riprendersi il trofeo più ambito. La squadra è tornata al completo. E Inzaghi: “Qui ho tutto quello che desidero”

di GIULIO MOLA, INVIATO
31 maggio 2025
Inter, è gran finale. Sfida di stelle col Psg, la Champions in palio

Monaco di Baviera, 31 maggio 2025 – È la notte della verità. È la notte per allontanare i fantasmi di Istanbul e i rimpianti del campionato, per riscrivere la storia, per riprendersi il trofeo più bello, quello alzato al cielo l’ultima volta quindici anni fa a Madrid. Una notte che anche la proprietà Oaktree aspetta con ansia. In una città blindata, con migliaia di tifosi in arrivo senza biglietto, l’Inter sfida il Psg in una finale di Champions League tanto incerta quanto affascinante. Nell’Arena di Monaco di Baviera il gigante buono Gigio Donnarumma ritrova i suoi compagni di nazionale e Simone Inzaghi incrocia il simpaticissimo e pragmatico Luis Enrique che ha ridato credibilità ai parigini i quali per anni si sono affidati ad una squadra di “plastica“, con tante figurine e poco spirito di gruppo.

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Simone Inzaghi, 49 anni, è alla seconda finale di Champions League con l'Inter in tre stagioni (Alive)

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La delusione per lo scudetto sfumato al fotofinish sembra essere metabolizzata, così come sembrano raffreddarsi i dubbi sul possibile addio dopo la finale di stasera, a prescindere dal risultato. Tant’è che quando gli si chiede se il risultato di stasera influirà sul suo futuro, l’allenatore risponde così: “Abbiamo tantissima voglia di giocare questa partita ed è il nostro unico pensiero. Sto bene in questa società, ho tutto quello che voglio per togliermi grandi soddisfazioni. Lunedì o martedì parleremo di futuro con il presidente, per il bene dell’Inter”. Insomma, Inzaghi non alimenta il fuoco delle indiscrezioni in arrivo dall’Arabia e non solo, fra tre giorni sapremo la verità. Ora si deve pensare solo alla gara. “Dobbiamo essere liberi di testa”.

Certo, poi una partita può far cambiare i giudizi, c’è pure il rischio di restare a mani vuote dopo aver lottato su tutti i fronti ma Inzaghi non si fa condizionare. “Ci siamo già passati, ma ho fiducia nei miei ragazzi. Stasera saremo al completo, in 59 partite è accaduto solo tre volte quest’anno. E so che mi daranno tutto”. Anche perché dall’altra parte Luis Enrique definisce la squadra nerazzurra “una macchina ben oliata”.

Chiosa finale con dedica al alla parte più “calda“ della tifoseria, quella che ha protestato per il caos-biglietti: “Tra vincere e perdere c’è tutta la differenza del mondo. Ma abbiamo un sogno: vogliamo regalare questo trofeo a noi stessi e ai tifosi. Anche a chi non è qui, penso ai ragazzi della Curva Nord, perché molti di loro non ci saranno fisicamente. Abbiamo iniziato questo percorso con loro a Manchester, vogliamo finirlo insieme qui”.

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