Milan-Inter, Inzaghi: "Primo tempo straordinario. Soddisfatto ma c'è ancora il ritorno"

Il tecnico rossonero Pioli: "Inter migliore di noi soprattutto nei primi 45 minuti. Ma dobbiamo crederci"

di MATTEO AIROLDI -
10 maggio 2023
Simone Inzaghi, allenatore dell'Inter

Simone Inzaghi, allenatore dell'Inter

Milano, 10 maggio 2023 – Si colora di forti tinte nerazzurre il derby di andata della semifinale di Champions League: l’Inter annichilisce infatti il Milan con un secco 2-0 e in vista del ritorno mette una seria ipoteca sulla conquista di un pass per l’ultimo atto della competizione, in programma il prossimo 10 giugno a Istanbul. Un 2-0 che certifica l’assoluto dominio degli ospiti, i quali hanno colpito a freddo il Milan con la perla di Dzeko al 7’ e successivamente hanno raddoppiato con Mkhitaryan al 12’. Un doppio montante ravvicinato che ha subito smorzato le ambizioni di un Milan partito orfano di Leao e rimasto anche senza Bennacer, messo ko da un problema al ginocchio dopo appena un quarto d’ora di gara. I nerazzurri non si sono però accontentati e hanno continuato a spingere contro un Milan in grande difficolta e, con l’aiuto di un Edin Dzeko incontenibile nel ruolo di regista offensivo aggiunto, hanno sfiorato a più riprese anche il tris (palo di Calhanoglu). Nella ripresa i rossoneri hanno quindi provato a rialzare la testa sprecando qualche ghiotta opportunità (palo di Tonali e occasioni nitide per Brahim Diaz e Messias), ma nella sostanza non sono mai riusciti ad impensierire gli uomini di Inzaghi.

Un Simone Inzaghi apparso comprensibilmente soddisfatto ai microfoni di Amazon Prime Video a fine gara: “Sono molto soddisfatto. Abbiamo giocato un primo tempo straordinario e potevamo davvero segnare più dei due gol finali. E’ stata una grande gara. Abbiamo già passato dei turni e sappiamo di avere un vantaggio. Sono solo i primi 90’ e ci sarà una gara di ritorno in casa. Sappiamo di dover fare ancora un grandissimo sforzo per realizzare un sogno”. Le chiavi della gara: “Ieri avevo chiesto ai ragazzi cuore e testa e loro oggi sono stati lucidi e hanno coperto ogni centimetro del campo. Quelli che sono entrati a gara in corso ci hanno dato ottime risposte. Adesso è giusto essere felici, ma ci manca ancora un pezzo”. Ora testa al prossimo impegno di campionato con l’obiettivo di dosare bene le energie: “Tra 72 ore abbiamo una partita importantissima contro il Sassuolo e dovremo essere bravi a recuperare energie fisiche e mentali, perché queste partite sono molto dispendiose. Dovremo valutare alcuni giocatori usciti acciaccati da stasera ma ci prepareremo nel migliore dei modi per la gara con il Sassuolo”.

Le parole di Pioli

Umori opposti sulla sponda rossonera, anche se mister Stefano Pioli, che riconosce i meriti degli avversari, non vuole assolutamente alzare bandiera bianca fino all’ultimo secondo: “L’Inter ha giocato meglio di noi nel primo tempo e ha segnato due gol. Noi siamo cresciuti nella ripresa ma non siamo riusciti a fare gol. Il calcio a questi livelli è così. L’Inter nella pria metà di gar ci ha messo più qualità ed efficacia offensiva, mentre noi abbiamo sbagliato troppi palloni. Al primo calcio d’angolo hanno fatto gol. Dovevamo essere più attenti e pronti, soprattutto sul secondo gol. Avremmo voluto fare un altro tipo di prestazione e portare a casa un risultato diverso. Ci dobbiamo comunque credere, perché gli episodi possono cambiare queste partite così importanti. Sicuramente cercheremo di fare meglio nella partita di ritorno”. Per tentare l’impresa nel match di ritorno servirà ripartire da quanto fatto oggi nella ripresa: “Sicuramente dovremo ripartire dall’atteggiamento della ripresa, in cui la partita è stata più equilibrata e noi abbiamo avuto le occasioni per riaprire la partita. Dovremo avere un approccio intenso, energico e qualitativamente più alto di quello di oggi”. In chiusura una piccola stoccata all’arbitro e l’auspicio di recuperare una pedina importante come Leao tra meno di una settimana: “In tante situazioni l’arbitro ha avuto due pesi e due misure. Leao? Oggi non era in condizione ma la speranza è che per il ritorno possa farcela. Mancano sei giorni”.

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