Chiesa in bianco e nero. Mossa social dell’azzurro con i colori della Juventus. Ma il club lo ha scaricato
L’attaccante ha postato una sua foto con la maglia della Signora e tanti tifosi si sono scatenati nelle reazioni, invitandolo soprattutto a non andare all’Inter. L’agente Ramadani cerca una soluzione: a spaventare è il suo alto ingaggio.
Federico Chiesa sembra sentirsi ancora un giocatore della Juventus, a tutti gli effetti. Nella tarda mattinata di ieri ha lanciato un messaggio che, nell’era dei social, vale più di ogni comunicato. Due pallini, uno bianco e uno nero, a supporto di una foto con la maglia della Signora. Il popolo del pallone si è scatenato nelle reazioni, con ovvia maggioranza da parte della tifoseria juventina. Da chi gli chiedeva di non andare all’Inter, a chi semplicemente bramava spiegazioni, il numero dei commenti è diventato rapidamente chilometrico.
Perché la situazione del giocatore è nota e non è quella di un elemento il cui futuro sembra blindato. Al contrario Thiago Motta, da qualche settimana al comando della squadra, non lo ritiene parte del progetto. Lo ha detto dentro e anche fuori dalla Continassa, a margine della partita contro il Brest nella quale (come per tutte le altre di questa estate) Chiesa non era convocato, posto che le prime sfide le ha saltate perché ancora in vacanza dopo gli Europei. L’attaccante non era nemmeno all’Allianz Stadium per la sfida alla Next Gen, ma era presente ieri in un video social postato dal club su Instagram in cui ai calciatori veniva chiesto chi è il più veloce in squadra. E più di qualcuno ha anche votato per l’azzurro, perché non è col resto del gruppo che esistono problemi. È con tecnico e dirigenza che non c’è feeling, anche se non è escluso che qualcosa cambi, qualora entro fine agosto non si dovesse trovare una soluzione interessante per entrambe le parti. Il muro contro muro, una volta chiusa la sessione estiva, non gioverebbe a nessuno: a Chiesa, che sarebbe costretto a guardare i compagni che giocano dalla tribuna almeno fino a gennaio, né alla Juventus che rischierebbe sempre di più di perdere il cartellino a parametro zero nel 2025.
Ed è qui che subentra l’Inter, alla cui dirigenza Chiesa non dispiace (ci furono contatti anche nei mesi in cui avvenne il passaggio dalla Fiorentina alla Juventus), se non fosse che oggi di spazio in rosa per un altro attaccante non ce n’è ad Appiano Gentile e che anche una volta creatosi bisognerebbe mettere sul piatto un contratto da 5 milioni l’anno per (almeno) un quadriennale, da proporre a un giocatore che presumibilmente starebbe alle spalle di Lautaro, Thuram, forse anche di Taremi. Una situazione non facile da far digerire alla proprietà e forse nemmeno al giocatore stesso, che ha sul tavolo delle probabili destinazioni legate a squadre in cui avrebbe maggiori possibilità di giocare. L’agente Ramadani sta facendo il giro delle sette chiese e sa che quella di Roma (sponda giallorossa) è una piazza in cui il suo assistito verrebbe accolto a braccia aperte. De Rossi sarebbe ben felice di accoglierlo, il trasferimento non è ancora una possibilità così concreta solo perché Chiesa vuole valutare fino alla fine le opportunità realistiche. Soprattutto all’estero, dove forse non avrebbe la pressione da eterna promessa con una difficile collocazione tattica.
Nei giorni scorsi, tra le società accostate al giocatore, si è aggiunto il Barcellona, orientato però verso altri nomi (Dani Olmo), mentre dalla Premier League sono arrivate giusto richieste d’informazioni, ma nessuna improvvisa accelerata.
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