Cile, niente Mondiale: Sanchez chiede scusa ai tifosi e Gareca saluta

Con la sconfitta contro la Bolivia, il Cile fallisce per la terza volta consecutiva l'accesso ai Mondiali. Sanchez nel post partita chiede scusa ai tifosi, mentre Ricardo Gareca abbandona il ruolo di ct

di MATTEO MEREU
11 giugno 2025
Alexis Sanchez durante il match con la Bolivia (Ansa)

Alexis Sanchez durante il match con la Bolivia (Ansa)

Roma, 11 giugno 2025 – Continua il periodo nero per il Cile: Sanchez e compagni, infatti, non giocheranno il prossimo Mondiale, che si svolgerà tra Canada, Stati Uniti e Messico. La squadra di Gareca si trova all'ultimo posto nel gruppo di qualificazione sudamericano con soltanto dieci punti conquistati e la sconfitta incassata nell'ultima gara contro la Bolivia ha definitivamente spento le speranze dei cileni di poter tornare a giocare la più grande competizione per le nazionali. Le reti di Miguel Terceros al 5' e di Enzo Monteiro al 90' hanno condannato il Cile, che non è nemmeno riuscito ad approfittare della superiorità numerica dal 19' al 55', il periodo intermedio tra l'espulsione di Lucas Chavez e quella di Francisco Sierralta. Sanchez e compagni, quindi, sono i primi ad essere eliminati dalla corsa al Mondiale per quanto riguarda il gruppo sudamericano. Il Nino Maravilla nel post partita è stato durissimo: “Chiedo scusa ai tifosi: in vent'anni dove gioco in nazionale non ho mai assistito ad una situazione del genere. Sono molto triste e lo è anche il gruppo, vedo i miei compagni abbattuti, ma questo è il calcio”. Il giocatore dell'Udinese ha poi parlato anche della “generazione d'oro” del Cile, che tra il 2015 e il 2016 è riuscita a conquistare ben due Copa America: “Il ricambio c'è da tre anni, la generazione d'oro è finita da tempo, è sepolta. Sono l'unico rimasto e finché starò bene fisicamente spero di poter dare una mano ai più giovani. Mi vedo ancora in Nazionale, anche solo per aiutare i più giovani e il Cile. Sono state fatte molto male le cose e si è visto da come abbiamo giocato: il Cile non merita questo”. A seguito del fallimento di ieri, il presidente della Federazione calcistica cilena, Pablo Milad, ha deciso di sollevare dall'incarico Ricardo Gareca, allenatore argentino entrato in carica nel gennaio del 2024. “Gareca era il miglior allenatore sul mercato, ma purtroppo non ha funzionato: ora dobbiamo trovare un nuovo tecnico”, ha detto Milad, che, però, non perde le speranze per il futuro: “Cercheremo la migliore soluzione con consulenti esterni: arriveranno dei nuovi giocatori, con grandi margini di crescita, che saranno fondamentali per il percorso di qualificazione verso i Mondiali del 2030”. Dopo la mancata qualificazione a Russia 2018 e a Qatar 2022, quindi, il Cile è certo che non parteciperà anche al prossimo Mondiale: la delusione degli addetti ai lavori è evidente, ma, come detto da Milad, la Federazione vuole assolutamente risollevare la nazionale maggiore, per tornare a vivere ancora una volta le notti magiche del 2015-16.

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