Cioffi, per "esplodere" manca solo il gol. La punta mai a segno: ma l’aria è cambiata
Titolare sia con Donadel che con Colavitto. Però nell’ultima partita contro il Perugia il napoletano è sembrato molto più frizzante

Sembra pronto a liberarsi da ciò che finora lo ha frenato e gli ha impedito di segnare, l’attaccante Antonio Cioffi. La giovane punta di proprietà del Napoli è giunta ad Ancona la scorsa estate fortemente attesa e voluta dal diesse Micciola, pronta a raccogliere il testimone di Di Massimo, ma finora, nelle prime dodici partite di campionato, non è mai andato in gol.
Partito bene, il giocatore, che è quasi sempre vestito la maglia da titolare sia nell’undici di Donadel sia in quello di Colavitto e che ha saltato soltanto la partita contro la Juventus Next Gen, ha poi avuto una flessione di rendimento.
Ma la partita disputata domenica scorsa contro il Perugia, in cui proprio nella ripresa, poco dopo il raddoppio firmato da Peli, Cioffi ha trovato lo spunto giusto, il guizzo vincente per entrare in area e centrare con il destro il palo con un tiro che avrebbe meritato maggior fortuna, dimostra che Cioffi c’è e che è deciso a ritagliarsi un ruolo da protagonista anche e soprattutto nell’Ancona targata Colavitto-bis. La sfida di Sassari potrebbe essere quella giusta per sbloccarsi, insomma, per trovare il primo gol in biancorosso quando il campionato si avvia a tagliare il traguardo di un terzo del proprio cammino. Manca insomma un ultimo tassello per esplodere definitivamente e regalare una gioia ai tifosi biancorossi.
Se ne sono già andate dodici partite, infatti, ma adesso a guidare l’Ancona c’è Gianluca Colavitto, allenatore che ha sempre esaltato le qualità dei suoi attaccanti. Lo testimoniano i numeri: due anni fa furono in tre ad andare in doppia cifra, 19 reti Rolfini compresa Coppa, 14 Faggioli e 11 Sereni, lo scorso anno 12 gol per Spagnoli e 11 per Di Massimo, compresi playoff.
Quest’anno le cose sono cominciate in modo ben diverso. Ma Spagnoli sembra il solito giocatore ispirato in area di rigore quanto generoso con i compagni e in fase difensiva, e Cioffi, al pari dei compagni di reparto Peli ed Energe, potrebbe finire presto per vedere esaltate le proprie caratteristiche, come velocità, dribbling e conclusione in porta, dal gioco di Colavitto. Il tecnico di Pozzuoli è tornato sulla panchina dell’Ancona da poco e ha ereditato una squadra forse non al top della condizione, ma anche capace di reagire prontamente alla situazione e all’avvicendamento tecnico come al cambio di metodologie e di gioco.
E poi i risultati sono il miglior carburante per crescere e affermarsi e l’arrivo di Colavitto sembra davvero aver rigenerato Gatto e compagni.
Se il vento è cambiato non si capisce perché non dovrebbe approfittarne anche Antonio Cioffi, che più di ogni altro attaccante dello schieramento dorico sembra avere le caratteristiche giuste, "funzionali" come le definisce Colavitto, per interpretare al meglio le brucianti ripartenze del dogma calcistico del mister. Il futuro dell’Ancona dipende da tutti i suoi protagonisti, nessuno escluso, in allenamento, fuori dal campo come in partita. Ma da Cioffi è lecito aspettarsi qualcosa di diverso da quel potenziale che finora si è solo intuito e che il ragazzo ora sembra pronto a trasformare in gol.
Giuseppe Poli
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