Claudio Ranieri verso la panchina della Nazionale: trattative in corso con la Figc

Ranieri potrebbe diventare il nuovo ct dell'Italia, con colloqui in corso tra Figc e Friedkin per definire il futuro.

di DORIANO RABOTTI
10 giugno 2025
Ranieri potrebbe diventare il nuovo ct dell'Italia, con colloqui in corso tra Figc e Friedkin per definire il futuro.

Ranieri potrebbe diventare il nuovo ct dell'Italia, con colloqui in corso tra Figc e Friedkin per definire il futuro.

dall’inviato

Forse ha scoperto davvero un trucco magico, Claudio Ranieri: ogni volta che annuncia l’intenzione di smettere, arriva un’offerta di quelle che non si possono rifiutare (nel senso buono del termine), e gli tocca ’rimangiarsi’ la promessa. Capitò con il Cagliari, che salvò in extremis dopo averlo riportato in A. È capitato con la Roma, che ha trascinato a una rimonta pazzesca. Può darsi che l’impresa di portare l’Italia ai mondiali sia più complicata di tutte quelle già affrontate, forse anche più della Premier vinta con il Leicester. Ma è sicuramente quella che a 73 anni coronerebbe una carriera già splendida.

Forse anche per questo il baronetto di San Saba, il quartiere dove è cresciuto, ieri non ha avuto problemi nel chiedere ai padroni americani della Roma, i Friedkin, un colloquio fondamentale per decidere il suo futuro. In realtà i Friedkin erano stati contattati dalla Figc già domenica, e hanno concesso il permesso alla richiesta federale di parlare con l’ex tecnico, al quale ancora non è stata presentata una vera proposta (che indicativamente sarebbe di un anno più il mondiale in panchina, eventualmente con un ruolo diverso dal post-mondiale in poi). Nel dialogo Figc-Friedkin c’erano anche da chiarire alcuni punti importanti sul piano tecnico-regolamentare: Ranieri non sarà più un tesserato della Roma, ma solo un consulente personale di Dan Friedkin, non del club. Apparentemente sono dettagli, nella pratica fanno molta differenza. Perché Ranieri è abbastanza libero di accettare, considerando che sotto il cupolone ha già scelto e accolto il suo erede in panchina, Gian Piero Gasperini. L’intenzione di restare come consulente della proprietà giallorossa rimane, anche per correttezza e riconoscenza; non vuole lasciare il ruolo. È difficile pensare che dopo aver dato il permesso al contatto, i Friedkin possano mettersi di traverso nei confronti di un doppio incarico teoricamente privo di conflitti di interesse.

Anche alla Figc andrebbe bene, e qui è giusto fare qualche ragionamento sulla credibilità morale della persona. Perché il doppio incarico non è una cosa senza precedenti nel calcio, ma storicamente ha riguardato nazionali e campionati di paesi diversi. Non c’è bisogno di spiegare che tipo di polemiche potrebbero nascere se il ct convocasse qualche giocatore in più del suo club, ma anche se ne chiamasse qualcuno in meno. O ancora peggio se dovesse schierare un giocatore in un ruolo diverso rispetto a quello in cui gioca nella Roma dell’allenatore che ha scelto lui.

Insomma, per tutta una serie di potenziali problemi, avere un ct che ha un ruolo nello stesso torneo nel quale lavora, nella sostanza anche se non nella forma, è in termini generali un rischio cercato. In un paese fazioso come il nostro, poi. Ma qui arriva appunto la credibilità della persona. Ranieri è un gigante al di sopra delle tifoserie, al momento. Di sicuro sarebbe accolto bene dagli italiani (ma questo, da Spalletti a Mancini a quasi tutti i loro predecessori, è successo quasi sempre e quasi mai è bastato per evitare che l’opinione cambiasse con i risultati).

Stefano Pioli resta l’unica alternativa vera al momento. Condivide con Ranieri lo stile sobrio, il rapporto di fiducia con molti giocatori, ma Ranieri è la prima scelta del presidente Gravina. Il calendario permette di non avere fretta, l’Italia tornerà in campo a settembre. Tecnicamente il nuovo incarico inizierà l’1 luglio ma l’annuncio del nuovo ct arriverà prima. Se sorgessero ostacoli che al momento non si vedono all’investitura di Sir Claudio, anche Pioli dovrebbe comunque aspettare l’1 luglio per liberarsi dall’Al-Nassr. Ma erano tutti ragionamenti che erano già stati affrontati nella trattativa con la Fiorentina...

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