Lautaro Martinez regala la sedicesima Copa America all'Argentina: Colombia ko 1-0

La rete dell'attaccante dell'Inter ai supplementari vale il secondo trionfo consecutivo dell'Albiceleste

di MATTEO AIROLDI -
15 luglio 2024

Miami (Stati Uniti), 15 luglio 2024 – La Copa America resta in Argentina. Grazie a un gol siglato a 8’ dal termine del secondo tempo supplementare da Lautaro Martinez – capocannoniere della manifestazione con cinque reti e subentrato a Julian Alvarez al 96' –, l’Albiceleste piega infatti 1-0 una mai doma Colombia e alza la cielo la seconda Copa America consecutiva, la sedicesima della sua storia. A dispetto del solo 1-0 finale, però, emozioni, spettacolo e colpi di scena non sono di certo venuti a mancare in una partita cominciata con quasi un’ora di ritardo per via di grossi disordini tra le due tifoserie (diversi supporters colombiani senza biglietto hanno provato ad entrare nell’impianto creando di fatto a un grosso parapiglia sedato dall’intervento della polizia).

L'Argentina vince la Copa America 2024 grazie a un gol di Lautaro Martinez (Ansa)
L'Argentina vince la Copa America 2024 grazie a un gol di Lautaro Martinez (Ansa)

Sul campo, invece, a partire meglio è stata la selezione argentina che dopo appena 30” ha subito sfiorato il vantaggio con Alvarez che, su cross basso di Montiel, non ha saputo inquadrare la porta avversaria per pochi centimetri. La reazione colombiana non si è però fatta attendere ed è stata piuttosto veemente, perché già al 7’ John Cordoba ha lambito il palo con un destro velenoso. La gara è quindi proseguita a ritmi spediti e con i “Cafeteros” capaci di giocare senza alcun timore reverenziale: dopo aver rischiato qualcosa su un tiro di Messi – scoccato nel cuore dell’area e rimpallato dalla difesa –, infatti, gli uomini di Nestor Lorenzo hanno nuovamente preso in mano il pallino del gioco e fatto correre qualche brivido sulla schiena degli argentini con la botta dalla lunga di stanza di Lerna, deviata in corner con la punta delle dita da un prodigioso “Dibu” Martinez. L’ultima occasione prima della lunga pausa di metà gara – in cui a dominare la scena sono stati i giochi di luce e lo show canoro della cantante di origine colombiana Shakira – è stata però di marca argentina e ha portato la firma di Tagliafico, che di testa non ha inquadrato di poco lo specchio della porta.

Sulla falsariga di quanto accaduto nel primo tempo, anche la ripresa si è rivelata piuttosto frizzante: al 47’ Arias, infatti, ha nuovamente sfiorato il gol con un diagonale a fil di palo, mentre l’Argentina ha replicato colpo su colpo con Di Maria che – alla sua ultima recita in nazionale – è arrivato in un paio di occasioni a un passo dal vantaggio, venendo però fermato in entrambe da Vargas che prima si è opposto con il corpo a un tiro violento e ravvicinato dell'argentino e poi con un altro intervento provvidenziale ha fermato una sua velenosa conclusione ad incrociare. Il primo, vero punto di svolta è però arrivato al 66’ quando Lionel Messi – al 45° trofeo in carriera (è il calciatore più vincente della storia) – è stato costretto a lasciare il campo in lacrime per un problema alla caviglia, lasciando il posto a Nico Gonzalez, il quale al 74’ ha insaccato il pallone su traversone basso di Tagliafico. La gioia dell’attaccante della Fiorentina è durata però lo spazio di pochi secondi, perché ha ravvisato il fuorigioco di pochi centimetri del compagno autore dell’assist. L’Abiceleste ha comunque avuto il merito di non darsi per vinta e, sfruttando i cambi operati da Scaloni e il fisiologico calo dei "Cafeteros", ha trovato al 112’ il gol valso la conquista della coppa: tutto è nato da un recupero palla e da una successiva triangolazione di prima tra Paredes, Lo Celso e Lautaro che, ricevuta l’imbucata perfetta in profondità, con grande freddezza non ha mancato l’appuntamento con la sua quinta rete nella competizione. Una botta tremenda da attutire per la Colombia che, con la spia della riserva che si è accesa nel momento più critico, non è più riuscita a controbattere.

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