Crollo Inter, i nerazzurri fuori dal Mondiale per club. Eliminati agli ottavi: Fluminense vince 2-0
La squadra brasiliana passa in avvio e nel finale con Cano ed Hercules. Palo di Lautaro nel secondo tempo, ma è troppo poco

Un'azione di gioco tra Lautaro Martinez e Federico Dimarco
Charlotte, 30 giugno 2025 - L'Inter è eliminata dal mondiale per club. Si chiude agli ottavi l'avventura dei nerazzurri, buttati fuori da una intensa e quadrata Fluminense, capace di segnare dopo 3' con Cano, e dopo 93, con Hercules a chiudere i conti in contropiede. Nel mezzo una brutta Inter, compassata, stanca, con poche idee e solo nell'ultimo quarto di partita si è visto qualcosa, con il palo di Lautaro e l'occasione sciupata da De Vrij, ma troppo poco per raddrizzare la partita. I nerazzurri, dunque, tornano a Milano e lasciano la competizione, mentre i brasiliani attendono la vincente di Manchester City-Al Hilal. Per Chivu un periodo di valutazione e analisi per capire cosa non è andato per il verso giusto.
Gol a freddo: Cano punisce
Chivu rilancia la Thu-La davanti, in fascia ci sono Dumfries e Dimarco con Asllani perno centrale. I brasiliani con il 3-5-2, deciso il cambio di veste tattica per adattarsi all’Inter, con davanti la coppia d’attacco formato da Arias e Cano. Parte forte la Fluminese con una aggressione alta che spaventa dopo pochi secondi con Sommer che riesce ad anticipare Cano, vicino a rubare palla con la porta spalancata. E’ il preludio al vantaggio brasiliano, che arriva al 4’ minuto proprio con Cano, lasciato solissimo a centro area per la zuccata vincente su cross deviato di Arias. Doccia gelata per l’Inter nel caldo di Charlotte. L’Inter si fa vedere attorno al 10’: splendido lancio di Barella, poi sponda di Mkhitaryan e sinistro di Dimarco, ma c’è il riflesso del portiere a sventare tutto. I nerazzurri riescono a prendere possesso della palla, ma le occasioni arrivano tramite verticalizzazioni. E’ sempre Barella a trovare il lancio per Thuram: mezzo volo di sinistro alle stelle. Leggermente meglio l’Inter nella fase centrale, la manovra è più accerchiante e veloce, così la Fluminense perde qualche riferimento e la difesa è maggiormente sotto pressione. Ma basta una minima distrazione alla squadra di Chivu per ballare dietro. Una fulminea ripartenza porta Arias a impegnare Sommer dalla distanza, poi sulla respinta si fionda Samuel Xavier, ma il diagonale sfila di un soffio a lato. Il migliore dell’Inter è il solito Barella, che al 35’ si guadagna una buona punizione dal limite, ma la battuta di Dimarco non coglie di sorpresa il portiere Fabio, che blocca centralmente. Dall’altra parte del campo, la Flu segna il secondo. L’azione è molto bella e di prima, con la sponda di Bernal per Ignacio che segna da due passi di testa. Per fortuna, il difensore brasiliano è avanti al momento dell’assist e il Var annulla: l’Inter si salva dal baratro. Tra cooling break, falli e interruzioni in un primo tempo afoso ci sono ben sette minuti di recupero, nei quali non succede nulla se non una scorrettezza di Portaluppi, l’allenatore della Flu, che calcia via una palla che Mkhitaryan avrebbe voluto rimettere in fretta.
Palo Lautaro, Hercules raddoppia: Inter fuori
Il caldo soffoca l’Inter che non trova ritmo e velocità, così la Fluminense arriva quasi sempre prima sulle seconde palle, togliendo alla squadra di Chivu l’inerzia della partita. Il tecnico nerazzurro deve subito ricorrere ai cambi e opta per Sucic, Carboni e Luis Henrique per provare a sparigliare le carte: fuori Dumfries, Mkhitaryan e Asllani. Non c’è un grande risposta dei nerazzurri, i quali rischiano al 58’ con una girata di destro di Nonato che sibila a lato del palo con una traiettoria strana e quasi beffarda. Al 60’ cambia anche la Fluminense con Lima ed Hercules in campo al posto di uno stremato Martinelli e di Nonato, mentre prosegue la difficoltà dell’Inter che rischia di capitolare poco dopo con un destro secco di Arias e una super parata di Sommer. Gioca bene la Fluminese, perché è più viva, vivace, energica in tutto quello che fa, dalla parte opposta l’Inter è spenta, morbida nei contrasti, sulle gambe di fiato e con poche idee con la palla. Funziona poco o nulla nella squadra di Chivu e l’altra carta è Sebastiano Esposito per uno spentissimo Thuram. Proprio il neo entrato innesca la più grande occasione interista: cross morbido di Sebastiano, sponda di Lautaro ma De Vrij gira di esterno a lato a due passi dalla porta. Prova l’Inter a salire di colpi nel finale alla ricerca del pari, ma il portiere Fabio, a parte una parata nel primo tempo su Dimarco, è di fatto inoperoso. L’ingresso di Esposito ha dato brio ed energia, tuttavia manca il guizzo negli ultimi sedici metri per raddrizzare le sorti del match, che dunque continua a viaggiare sui binari della Flu. Al 75’ punizione di Dimarco dai 25 metri: palla che fa la barba al palo. Arriva il forcing Inter. Al termine di un’azione interminabile la palla giunge a Lautaro sul secondo palo: sinistro che esce troppo centrale e Fabio blocca. Nel frattempo, la Fluminense gioca col cronometro, con i crampi, le botte, le richieste di intervento dei sanitari, così le lancette scorrono inesorabili. In zona ottantesimo si accende Lautaro, che controlla e tira da appena dentro l’area: palo e sfortuna. Al primo dei sette di recupero, Carboni va in fuga a destra e crossa dietro per Carlos Augusto che spara il destro peggiore della sua carriera. Così, la Fluminense chiude i conti al 93': contropiede di Hercules e diagonale sinistro che si infila all'angolino. La serata no si conclude con un sinistro di Dimarco sulla traversa. Inter fuori dal mondiale, Flu ai quarti contro la vincente di City-Al Hilal.
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