Andreazzoli-Juric, la sfida è in panchina. L’Empoli del Nonno ha un passo da salvezza
Simile il rendimento medio: il tecnico del Toro è appena avanti, ma nelle ultime 11 gare i granata hanno fatto un solo punto in più .
di Simone Cioni
Sabato sera alle 20.45 in Torino-Empoli Aurelio Andreazzoli e Ivan Juric si ritroveranno di fronte per la terza volta. Nei due precedenti, entrambi riferiti alla stagione 2021-’22, si è registrato una vittoria del tecnico croato (3-1 al Castellani-Computer Gross Arena) e un pareggio (2-2 nel match di ritorno al Grande Torino). Facendo riferimento alla stagione in corso dove i granata precedono gli azzurri di 8 punti (20 contro 12), i due allenatori viaggiano ad una media punti non poi così distante: 1,33 quella di Juric, 1,09 quella di Andreazzoli, che è però subentrato alla quinta giornata a Zanetti. Grazie al rendimento della propria squadra nelle ultime 11 gare, dove sono arrivati 3 vittorie ed altrettanti pareggi, il tecnico di Massa ha però una media voto migliore rispetto a quella del collega: 6,05 contro 5,97. Confrontando i valori di mercato delle due rose, infatti, quella del Torino ha sulla carta potenzialità certamente superiori, che finora però Buongiorno e compagni hanno fatto vedere ad intermittenza. Per esempio anche i granata, nonostante la presenza di giocatori offensivi del calibro di Zapata, Sanabria, Vlasic, Radonjic, Seck e Pellegri, al pari degli azzurri non hanno una vena realizzativa così marcata: finora il Torino ha segnato 13 gol, appena 3 in più di Cambiaghi e compagni. Il ritorno di Andreazzoli sulla panchina azzurra ha invece coinciso con un cambio di rotta dopo le iniziali quattro sconfitte consecutive. Sotto la sua guida, infatti, la squadra sta tenendo un passo da salvezza, con appena un punto conquistato in meno rispetto ai granata nello stesso periodo, e con ben quattro formazioni che hanno fatto peggio (Hellas Verona, Salernitana, Udinese e Lecce).
A livello tattico entrambi si dovrebbero fronteggiare con i propri cavalli di battaglia: il 4-3-3 per quanto riguarda Nonno Aurelio, che può magari diventare all’occorrenza 4-3-1-2 o 4-3-2-1 con l’inserimento di Baldanzi, e il 4-3-1-2 proposto dal tecnico del Torino nelle ultime quattro uscite, variante del 3-4-2-1 con cui era partito ad inizio stagione e che ha adottato fino all’ottava giornata. La vera differenza tra le due compagini riguarda le reti subite: con 16 gol incassati il Torino ha la quinta difesa meno perforata del campionato. Milinkovic-Savic è infatti imbattuto da 180 minuti ed ha totalizzato 7 clean sheet stagionali. Al contrario l’Empoli è a porta aperta da tre partite consecutive e non ha subito reti soltanto in quattro circostanze, due in casa ed altrettante in trasferta. Quella di sabato si preannuncia quindi una gara abbastanza chiusa, in cui chi dovesse riuscire a sbloccare il risultato potrebbe fare un grosso passo verso la conquista dei tre punti in palio. In tal senso l’Empoli ha vinto tre delle quattro partite in cui ha sbloccato il risultato, perdendo solo in maniera rocambolesca la sfida casalinga contro il Sassuolo. Stesso discorso vale per il Toro, che ha poi portato in fondo il risultato in cinque delle sei occasioni in cui è passato in vantaggio: soltanto a Monza si è dovuto accontentare del pari. Al contrario la squadra dell’ex Ricci ha rimontato soltanto una volta, l’1-1 interno contro la Roma, dopo essere andata sotto. Cosa che invece a capitan Luperto e compagni è riuscita nelle ultime due giornate sul campo del Genoa e in casa contro il Lecce.
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