Cerri all’Empoli, operazione in stand by . E sui colpi futuri? Importante non sbagliare
Sul centravanti si sarebbe espresso positivamente anche Nicola, ma la fumata bianca non arriva. Torna di moda il nome di Gaetano

Cerri all’Empoli, operazione in stand by . E sui colpi futuri? Importante non sbagliare
di Simone Cioni
EMPOLI
Superata la metà del mercato invernale, al momento l’Empoli ha effettuato due operazioni in entrata e altrettante in uscita. Queste ultime hanno riguardato due giocatori di proprietà di altre squadre in prestito, Maldini dal Milan e Ranocchia dalla Juventus, che sono quindi rientrati alla base con sei mesi di anticipo per essere girati rispettivamente a Monza e Palermo (in quest’ultimo caso manca solo l’ufficialità). In entrata, invece, si sono registrati gli arrivi del giovane talento georgiano Goglichidze e il ritorno di Zurkowski. Una terza trattativa è ormai data ai dettagli dalla scorsa settimana, ma nonostante il benestare del nuovo tecnico Davide Nicola la fumata bianca non sembra ancora dietro l’angolo. Si tratta di Alberto Cerri, centravanti del Como, che proprio il cambio allenatore di lunedì scorso in casa azzurra aveva momentaneamente messo in stand by. Oltre a mancare all’attuale rosa dell’Empoli, le sue caratteristiche sono sempre state utilizzate anche da Nicola, che a Salerno (solo per citare l’ultima esperienza) aveva quel Djiuric che proprio a Verona ha messo in grossa difficoltà la difesa empolese. Il rallentamento sul prestito oneroso con diritto di riscatto intorno ai 3 milioni di euro, sembrerebbe causato esclusivamente dalla necessità dei lariani di trovare prima il sostituto. Ma in questi casi il condizionale è d’obbligo.
Ad inizio mercato il diesse Accardi aveva affermato di sapere bene dove era necessario mettere le mani, ma è chiaro che il secondo avvicendamento stagionale in panchina, abbia un po’ rimescolato le carte. Rispetto a quelle che erano le idee per completare l’organico di Andreazzoli, infatti, bisognerà capire adesso quali siano state le eventuali richieste del tecnico piemontese. Di sicuro servirà ponderare bene le scelte perché i paletti entro cui si può muovere il diesse azzurro sono molto ristretti e il margine di errore è quindi molto alto. E invece è fondamentale non sbagliare per garantirsi quanto meno la possibilità di lottare fino alla fine per la salvezza. Vista la cronica difficoltà a segnare e l’attuale affollamento dell’infermeria (ad oggi in attacco gli unici disponibili sono Gyasi, Shpendi e Cambiaghi, come al Bentegodi) un altro ’colpo’ davanti è lecito aspettarselo. Specialmente se dovesse essere deciso di mandare Shpendi a farsi le ossa in B (Pisa e Feralpisalò sono solo le ultime che si sono interessate). In tal senso si torna a parlare di Gianluca Gaetano, che potrebbe uscire in prestito dal Napoli, dove non sta trovando molto spazio. Gaetano potrebbe alternarsi a Baldanzi nel ruolo di trequartista (sempre che il modulo di Nicola lo preveda), oppure come esterno offensivo in un 4-3-3. Ma anche come mezzala. Al momento il centrocampo sarebbe numericamente apposto, ma alcuni rumors parlano di un interessamento della Salernitana per Marin ed una sua eventuale partenza costringerebbe l’Empoli a pensare ad un altro inserimento, magari un regista. Con il rientro ormai prossimo di Pezzella, nonostante Bastoni ed Ebuehi ai box, la difesa è quella che preoccupa meno anche in ottica di una possibile virata a tre. Sia Luperto che Walukiewicz hanno infatti già interpretato questa disposizione tattica, il primo da centrale al Crotone e il secondo da ’braccetto’ di destra o da centrale nel Cagliari. L’unico a non averlo mai praticato sarebbe Ismajli, perché anche Goglichidze è già stato schierato in una difesa a tre nella Torpedo Kutaisi, sia al centro che sul centro sinistra.
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