Empoli, con l’Inter senza paura. Cercare il confronto è l’obiettivo
Aurelio Andreazzoli presenta così la sfida ai nerazzurri di Inzaghi: "Quale miglior occasione per misurarci"

di Simone Cioni
EMPOLI
Quello in programma oggi alle 12.30 al Castellani-Computer Gross Arena è il più classico dei testa coda. Empoli e Inter sono infatti ai margini estremi della classifica con numeri diametralmente opposti: primi a punteggio pieno con 13 reti fatte e una sola subita i nerazzurri di Simone Inzaghi, ultimi a quota zero senza nessun gol all’attivo e 12 incassati gli azzurri. Come sottolinea lo stesso Aurelio Andreazzoli, però, "Non ho mai visto fare un gol ai numeri". Il calcio ci ha infatti insegnato che sulla carta non si vince nessuna partita, nemmeno quelle che ad una prima vista appaiono scontate. Ed ecco allora che il tecnico di Massa è molto chiaro su quello che deve essere l’obiettivo della propria squadra per questo match. "Il confronto con una squadra bellissima e fortissima che esprime un gioco che a me piace molto, organizzato e vario – specifica Andreazzoli –. Abbiamo la possibilità di confrontarci con una realtà bella e probante. Quale occasione migliore, quindi, per vedere che livello abbiamo e dove possiamo arrivare, magari non subito, ma continuando a lavorare. Il tutto un passo alla volta". Dal suo ritorno in panchina Nonno Aurelio ha avuto 5 giorni per preparare questa delicata partita, non molti, ma comunque sufficienti per infondere già i primi dettami. "Ho visto molta partecipazione e curiosità, spero di averla suscitata anche io nei ragazzi per le proposte che abbiamo fatto. Il tempo a disposizione non è stato molto – ammette l’allenatore –, ma abbiamo comunque lavorato sotto molti aspetti, anche quello offensivo. Non aver ancora segnato non è infatti tanto un problema di attaccanti, ma di squadra. È la squadra infatti che deve dimostrare di saper attaccare o avere la voglia di attaccare. L’importante è essere tutti allineati sulla stessa lunghezza d’onda. Nello spogliatoio il pensiero che conta è quello dell’allenatore, quindi tutti dobbiamo andare in quella direzione".
Tanti i dubbi per quanto riguarda la formazione, che dovrebbe schierarsi con un 4-3-1-2, anche se sul modulo il mister non ha ne confermato ne smentito. "Ci sono tante variabili da considerare, vedremo quale sarà la soluzione migliore". In difesa le certezze dovrebbero essere Berisha tra i pali, Luperto al centro e Pezzella a sinistra, mentre in ballottaggio restano il ruolo al fianco di Luperto e quello di terzino destro (la sensazione è che Ismajli ed Ebuehi siano favoriti su Walukiewicz e Bereszyński). In mezzo, se confermato il centrocampo a tre, i maggiori dubbi sono in cabina di regia, non solo per il solito ’duello’ tra Grassi e Marin. "Non dimentichiamoci di Ranocchia – ha commentato Andreazzoli –. Poi ci può essere anche qualcos’altro, ma questo lo vedremo più avanti". Baldanzi decisamente favorito per il ruolo di trequartista, mentre davanti non è escluso un ballottaggio tra Cambiaghi e Shpendi per supportare Caputo. "Sono due ragazzi giovani che mi piacciono molto, sebbene con caratteristiche e qualità diverse". Ha precisato il tecnico, che poi confessa di avere in mente solo l’Inter, senza pensare al turno infrasettimanale di mercoledì contro la Salernitana sempre in casa. "Abbiamo di fronte una partita che ci impegna mentalmente e fisicamente tanto, quindi figuriamoci se penso alla sfida di mercoledì – conclude – tenendo presente però, come ho detto ai ragazzi, che abbiamo un bel gruppo di lavoro, doppio e anche di più in certi ruoli. Spesso si è disturbati dal turno infrasettimanale perché preferiremmo una settimana pulita per preparare al meglio la partita successiva, ma in questo caso sono contento perché tre gare in una settimana mi consentono di verificare meglio il lavoro che stiamo proponendo".
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