Empoli, l’atteggiamento è quello giusto. Ma i limiti restano e sono strutturali

Dalla poca qualità in mezzo allo scarso apporto realizzativo degli esterni. Andreazzoli ritrova Baldanzi, ma può perdere Caputo

13 dicembre 2023
Empoli, l’atteggiamento è quello giusto. Ma i limiti restano e sono strutturali

Empoli, l’atteggiamento è quello giusto. Ma i limiti restano e sono strutturali

di Simone Cioni

La vittoria con due gol nel recupero da parte del Cagliari, ai danni del Sassuolo, ha fatto ripiombare l’Empoli al terzultimo posto. Chiariamo subito che in questo momento la classifica è comunque un problema marginale perché ancora non siamo alla fine del girone di andata e perché i punti di distanza dalle rivali sono ancora pochi. Certo è che la partita di lunedì con il Lecce ha lasciato in dote alcune considerazioni su cui vale la pena soffermarsi. La prima riguarda l’infortunio di Ciccio Caputo. Ieri mattina sia lui che Bereszynski non si sono allenati dopo i rispettivi problemi muscolari accusati al termine del primo tempo contro i salentini, e non lo faranno neanche oggi quando probabilmente saranno sottoposti agli esami di rito per stabilire l’entità dell’infortunio. Insomma, la loro assenza a Torino sabato sera non è da escludere e questo apre la questione centravanti. Alle spalle di Caputo, infatti, Destro continua a non dare garanzie dal punto di vista fisico e Shpendi ha dimostrato di essere ancora un po’ acerbo, come è naturale che sia vista la giovane età. Ecco, quindi, che torna qualche perplessità sulla gestione del mercato estivo da parte della società, che ha deciso di affidarsi ad una scommessa (finora persa) e a un giovane di belle speranze ma alla prima esperienza in Serie A, salendo direttamente dalla C. Il Cagliari, per esempio, si può aggrappare a ’mestieranti’ come Lapadula e Pavoletti che, non sono certo dei fuoriclasse, ma che appena hanno la possibilità la buttano dentro.

Reparto offensivo che non sta avendo il necessario apporto di gol nemmeno dagli esterni alti, solo uno fin qui per Cancellieri e Gyasi mentre sono ancora a secco Maldini (fermato però ad inizio stagione da diversi guai fisici) e Cambiaghi, che comunque con il Lecce è stato tra i più positivi. Troppa discontinuità soprattutto alla luce del fatto che, sempre in sede di mercato estivo, era stato puntato molto proprio su questo tipo di giocatori. Infine, un’altra indicazione arriva dal centrocampo, fulcro di ogni squadra e spesso termometro delle sue ambizioni. Quello azzurro manca di qualità, si sente l’assenza di un regista vero capace di dettare i tempi e quella di mezze ali più incisive negli ultimi sedici metri. In tutto questo, comunque, quello che può far guardare con fiducia al futuro è l’atteggiamento dell squadra e il fatto che in termine di propositività faccia spesso più di tanti avversari. Da ieri mattina poi, come preannunciato dallo stesso Andreazzoli alla vigilia della sfida con il Lecce, è tornato ad allenarsi in gruppo anche Baldanzi (così come Guarino). Il suo è un rientro importante dal punto di vista tecnico, ma sarà da valutare sotto l’aspetto tattico. Nel senso che continuare a farlo partire esterno non sembra la soluzione migliore per sfruttarne le qualità.

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