Empoli: tre partite per la salvezza nel campionato di calcio italiano
L'Empoli affronta le ultime tre partite per conquistare la salvezza nel campionato di calcio italiano 2025-26.

Nelle ultime tre gare gli azzurri non possono più sbagliare (Foto Gasperini/Germogli)
di Simone Cioni
“Non è finita finché non è finita“ è forse una delle frasi più abusate del mondo sportivo (anche se la sua origine è legata all’opera lirica), ma fotografa alla perfezione la necessità di non mollare mai fino all’ultimo minuto dell’ultima partita di campionato. Cosa che l’Empoli ha già fatto la passata stagione andando a prendersi una storica salvezza al 94’ dell’ultima sfida casalinga contro la Roma. Impresa che però è chiamato a ripetere pure quest’anno se vorrà conquistarsi la possibilità di giocare anche nel 2025-’26 nell’Olimpo del calcio italiano. Stavolta sono tre le partite ancora da giocare, nove i punti a disposizione per trasformare in realtà un obiettivo che ad oggi appare francamente difficile da raggiungere. In primo luogo perché non può non pesare sulla testa e sulle gambe dei giocatori il fatto che la vittoria manchi ormai da 20 partite, più di un girone intero. In seconda battuta perché continuano ad essere veramente troppi gli episodi negativi, a partire dall’incredibile numero di assenti tra infortunati e squalificati per finire con i tanti, troppi errori che capitan Grassi e compagni commettono ormai quasi in ogni gara. Un’inerzia che la squadra di D’Aversa fatica ad invertire sia per oggettive difficoltà contestuali che per limiti propri. Le reazioni nei secondi tempi di Firenze e domenica scorsa con la Lazio, che hanno fatto sperare anche nella possibilità di evitare almeno le sconfitte, dimostrano però che quanto meno dal punto di vista caratteriale la squadra non ha assolutamente intenzione di mollare.
E allora ecco che torna buona la frase “Non è finita finché non è finita“. Come ha ripetuto anche mister D’Aversa, nonostante tutto, l’Empoli continua infatti ad essere padrone del proprio destino. Parma in casa, Monza fuori e Verona nuovamente al Carlo Castellani-Computer Gross Arena sono le ultime tre partite che separano gli azzurri dal gong finale. Fare 9 punti significherebbe chiudere a quota 34, con buonissime percentuali di tagliare il traguardo da quartultimi. Difficile ipotizzare infatti che il Lecce metta insieme almeno 7 punti tra Verona in trasferta, Torino in casa e Lazio ancora fuori. Così come altrettanto improbabile che il Venezia faccia bottino pieno tra Fiorentina fra le mura amiche, Cagliari in Sardegna e ancora Juventus in laguna. Sulla carta, mettendo a confronto i calendari, ne potrebbero forse bastare anche 7, ma 32 punti sarebbe una quota già più a rischio soprattutto in chiave Lecce: alla fine due successi contro Verona e Torino potrebbero anche essere nelle corde dei salentini (più difficile resta l’ultimo impegno contro una Lazio in corsa per l’Europa, probabilmente ancora pure per un posto in Champions League). Allo stesso tempo, però, è chiaro che un’altra sconfitta comprometterebbe irrimediabilmente la situazione.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su