Il diesse Accardi ha fiducia in questo Empoli. "Serve un po’ di tempo per amalgamarci"
Sul mercato e il cambio di strategia: "Era una sessione in cui non potevamo esagerare e ci siamo accorti che non sostenevamo il 4-2-3-1"

Empoli, 5 settembre 2023 – Difficile come raramente era capitato in passato, un po’ per esigenze di budget, un po’ perché il terzo anno è sempre il più complicato. All’indomani della sconfitta contro la Juventus, il direttore sportivo azzurro Pietro Accardi traccia un bilancio del calciomercato estivo. Una sessione che ha visto l’Empoli cambiare strategia in corsa, partire con l’idea di un modulo e poi svoltare su un altro. Affari, colpi e trattative che hanno consegnato una squadra completa a mister Zanetti soltanto pochi giorni fa: è per questo che, nonostante i tre ko di fila (quattro se sommiamo la Coppa Italia) e gli zero gol fatti in campionato è doveroso – secondo il diesse – concedere un po’ di tempo all’allenatore per amalgamare il gruppo.
"L’Empoli è una società che per andare avanti ha bisogno di vendere. I soldi incassati dalle cessioni – dice Accardi – servono per gestire l’ordinaria amministrazione, perché siamo quelli che incassano meno dai diritti tv e le spese crescono ogni anno. Ci sono sessioni dove non possiamo esagerare e questa è stata una di quelle".
Il momento azzurro è quindi figlio di un mercato cambiato in corsa e di una squadra completata in ritardo. "Abbiamo cominciato il ritiro con dieci primavera e nell’ultima settimana abbiamo fatto cinque operazioni. Ci sono state delle difficoltà, ma dobbiamo analizzare le sconfitte una per volta. È normale che dopo un ciclo negativo si veda tutto nero, ma noi dobbiamo essere lucidi. Col Verona – dice Accardi – abbiamo perso per un episodio, ma questo lo sappiamo noi e lo sa l’ambiente. Mi sento comunque ottimista e fiducioso per il futuro". Il diesse spiega poi il cambio di strategie. "Eravamo partiti per dare seguito ad un modulo nato nelle ultime giornate dello scorso campionato, ma abbiamo deciso di cambiare perché abbiamo visto che non riuscivamo a sostenerlo. Per questo abbiamo voluto inserire delle mezze ali che abbiano sostanza e dinamismo".
Poi parla di attacco. "La cessione di Piccoli è stata una scelta. Giocando ad una punta, in quel reparto abbiamo deciso di inserire tre giocatori: Caputo, Destro e Shpendi. Puntiamo moltissimo su quest’ultimo e perciò abbiamo deciso di sfoltire un po’ la rosa. Destro? Capisco lo scetticismo, ma noi ci crediamo. Ha lavorato due mesi da solo e non ha fatto nemmeno le vacanze. Si è presentato fisicamente al top e per noi rappresenta una certezza".
Un commento finale su Baldanzi. "Nel momento in cui fai bene le aspettative si alzano , tutti si aspettano qualcosa in più. Sul discorso del modulo io la penso come il mister: parte esterno, ma quando la palla circola si muove e va a giocare anche dietro la punta. Questo è un valore che l’allenatore sta cercando di dargli: tante squadre non giocano col trequartista e per questo deve sapersi adattare".
Continua a leggere tutte le notizie di sport su


